tag:blogger.com,1999:blog-82358619617833387242024-03-14T03:18:53.394+01:00Il carro di ArjunaI cavalli, le redini, il carro, l'Auriga, ArjunaIl carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.comBlogger14125tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-21545526869581518382019-04-08T20:03:00.003+02:002019-04-08T21:16:50.797+02:00Krishna obbedì al Dharma? Dubbi e soluzioni<div class="p1">
<i style="font-family: verdana, sans-serif; font-size: large;">Quello che segue è la traduzione(*) di un articolo comparso su Exoticindia.com a firma di <a href="http://www.exoticindia.com/author/nitin/">Nitin Kumar</a>. <a href="http://www.exoticindia.com/article/krishna-and-dharma/">Trovare qui il testo originale in inglese</a>.</i></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<i style="font-family: verdana, sans-serif; font-size: large; text-align: start;"><b>Ringrazio gli amici di exoticindia.com che mi hanno autorizzato a tradurre e diffondere i loro articoli. </b></i><br />
<i style="font-family: verdana, sans-serif; font-size: large; text-align: start;"><b>I wish to thank the dear friends of exoticindia.com who have authorized me in translating and spreading their articles.</b></i></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div style="background: transparent; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i>(*) Sarò grato a quanti, rilevando una qualunque inesattezza nella traduzione, volessero farmela gentilmente notare in modo apporre le dovute correzioni.</i></span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div class="p3">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><span class="Apple-tab-span"></span>Krishna è senza dubbio il Dio supremo, tuttavia molte delle sue azioni, durante il suo avatar sulla terra, sono difficili da conciliare con il fatto che lo scopo dichiarato della sua incarnazione è stata la salvaguardia del Dharma. Il dubbio più comune per quanto riguarda il Signore Krishna è riportato come segue:</span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="s1"></span><br /></span></div>
</div>
<div class="p3">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Dubbio</b>: Ci sono seri dubbi circa le azioni del Signore Krishna nella guerra del Mahabharata. Prima ancora che la guerra cominciasse Arjuna espresse il nobile sentimento di disgusto per la guerra e desiderava diventare un sannyasi. Il Signore Krishna aveva in quel momento, l'occasione perfetta di prevenire la guerra e il conseguente massiccio spargimento di sangue. Ha scelto i</span></span><span style="font-size: large;">nvece</span><span style="font-size: large;"> di dissuadere Arjuna e gli consigliò di andare in guerra. Non solo, in molti luoghi Krishna consiglia non eticamente Arjuna e i suoi fratelli di uccidere i loro nemici. Tutti i più forti guerrieri dell'esercito opposto, Bhishma, Drona, Karna e Duryodhana, sono stati uccisi con trucchi sleali su suo consiglio. Come possiamo comprendere queste azioni?</span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="s1"></span><br /></span></div>
</div>
<div class="p3">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><i><span style="font-size: large;"><b>Risposta</b>: Questa è una domanda appropriata, e la risposta inizia con l'analisi delle circostanze che hanno portato alla guerra del Mahabharata. Duryodhana non solo aveva usurpato il regno dei Pandava (Arjuna e i suoi quattro fratelli), ma anche li bistrattò nei modi più ignobili. La più vile delle sue azioni fu ciò che è inaccettabile per la società indiana, a qualsiasi livello - cercò di spogliare la regina Draupadi, la moglie dei cinque fratelli Pandava, nel corso di una grande assemblea. </span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span class="s1"><span style="font-size: large;">C'erano molti anziani seduti in assemblea, mentre quella ignominia veniva messa in pratica, ma tutti tacquero. Infatti persone </span></span><span style="font-size: large;">molto nobili </span><span style="font-size: large;">presenti in quell'assemblea, come Bhishma e Drona, erano senza dubbio pienamente consapevoli dei crimini efferati di Duryodhana. Avevano avuto la possibilità di controllarlo, ma non lo fecero. La ragione per la loro inazione era</span><span style="font-size: large;"> che</span><span style="font-size: large;">, </span><span style="font-size: large;">essendo il loro re,</span><span style="font-size: large;"> vivevano del suo cibo. Per questo motivo andarono anche a combattere in battaglia per lui. La gratitudine verso colui che ci da' sostentamento è, naturalmente, una grande virtù, ma ciò non significa che egli debba essere supportato anche nel suo Adharma. Tutto questo ci dà una indicazione di quanto </span><span style="font-size: large;">la società foss</span><span style="font-size: large;">e profondamente degradata sotto il dominio di Duryodhana. Il fatto che idee sbagliate sul Dharma animassero anche persone stimate come Bhishma e gli altri, non deve sorprenderci se certi comportamenti fossero molto peggio presso il resto della popolazione. Questo è Adharma al suo culmine, una situazione inaccettabile per il Signore </span><span style="font-size: large;">Krishna.</span></i></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><i><span class="s1"></span><br /></i></span></div>
</div>
<div class="p3">
<div style="text-align: justify;">
<i><span class="s1"><span style="font-size: large;">Torniamo ora ad Arjuna sul campo di battaglia. Data una tale situazione imposta</span></span><span style="font-size: large;"> da Duryodhana, è assolutamente sbagliato per chiunque adottare un atteggiamento di negligenza o di un complesso di paura, tanto più per uno Kshatriya esso stesso vittima come Arjuna. Il suo Dharma è quindi rivolto al bene più grande, e nel contesto prima di lui, era di sradicare Adharma. anche se ciò avesse richiesto una guerra a tutto campo.</span></i></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><i><span class="s1"></span><br /></i></span></div>
</div>
<div class="p3">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><i>Pertanto, lo stato mentale di Arjuna appena prima della guerra non può affatto essere descritto come nobile; al meglio è uno stato confuso. Bhagavan Krishna lo educò sullo scopo della vita nel suo insieme e poi lo ha preparato a realizzarlo conducendo la guerra. </i></span></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><i><span class="s1"><span style="font-size: large;">La </span></span><span style="font-size: large;">questione </span><span style="font-size: large;">successiva è sui meriti militari delle forze del Dharma e Adharma - vale a dire dei Pandava e Kaurava, la famiglia a cui apparteneva Duryodhana. L’esercito di questi ultimi era molto superiore a quello dei Pandava, sia quantitativamente che qualitativamente. In realtà, l'esercito Kaurava era una volta e mezzo più grande. Il possente Bhishma aveva il vantaggio di scegliere il proprio momento della morte; Drona era il maestro dei Pandava, che erano solo i suoi allievi. Karna e Duryodhana erano superiori in valore rispetto ad Arjuna e Bhima. Come potevano essere loro ad essere affrontati dai Pandava? È stata la lotta del Dharma contro l'Adharma. In questo modo l'etica, anche se è importante di per sé, diventa secondaria rispetto all’obiettivo che s’intende raggiungere.</span></i></i></div>
<i>
</i></div>
<div class="p3">
<div style="text-align: justify;">
<i><span class="s1"><span style="font-size: large;">Si consideri un esempio: un delinquente corre all’impazzata in auto dopo aver commesso crimini efferati. Il poliziotto sulle sue tracce rompe tutte le regole del traffico inseguendolo. Normalmente il suo dovere di multare uno che viola le regole del traffico. Ma adesso? Solo uno sciocco direbbe che debba essere multato per aver violato le regole del traffico. Allo stesso modo in guerra o nella vita in generale, ci sono livelli di valori per cui</span></span><span style="font-size: large;">, se capita che due siano in conflitto,</span><span style="font-size: large;"> si dovrà sacrificare il valore inferiore per il bene di quello più alto. Questo è esattamente ciò che il Signore Krishna ha fatto. Quindi, non dobbiamo mai commettere l'errore di trovare difetti in Rama o Krishna o nelle scritture in generale. È molto difficile per la gente comune come noi comprendere le sottigliezze e le sfumature del Dharma. Pertanto Rama e Krishna sono nati con lo scopo specifico di educarci al riguardo.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Ulteriore dubbio</b>: Le medesime scritture sulle quali giurate rendono obbligatorio anche che il piacere coniugale sia ristretto ad una sola moglie; Come mai dunque il Signore Krishna indulge in giochi amorosi con le gopi di Vrindavana che erano sposate con qualcun altro?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;"><b>Risposta</b>: questo è un grossolano malinteso a proposito del Signore Krishna. La sua chiarificazione inizia con un breve riassunto del Rasa Lila come descritto nel grande testo Srimad Bhagavatam. Nel cuore della notte, </span><span style="font-size: large;">nella foresta,</span><span style="font-size: large;"> Krishna</span><span style="font-size: large;"> </span><span style="font-size: large;">suonava una melodia col suo flauto. </span><span style="font-size: large;">Le gopi lo udirono, ne rimasero attratte intensamente e corsero </span><span style="font-size: large;">all'istante </span><span style="font-size: large;">verso la foresta, lasciando qualsiasi cosa stessero facendo. </span><span style="font-size: large;">Alcune smisero di cucinare, chi serviva del cibo, come chi mangiava, si fermò, altre smisero di lavare i vestiti e si diressero verso la musica. Nel momento in cui le gopi lo raggiunsero nella foresta, Krishna chiese: "Cosa vi porta qui? Di quale aiuto avete bisogno?" Esse chinarono la testa senza rispondergli. Poi disse: "Non è sbagliato per le nobildonne come voi incontrare qualcuno diverso dai vostri mariti in quest'orario inusuale?" Ed esse, piangendo, risposero: "Krishna, siamo venute con grande difficoltà per unirci a te qui, non dovresti rifiutarci in questo modo". quindi si degnò di giocare a Rasa con loro tra i fiori di loto. Alla fine della narrazione di questo episodio fatta dal saggio Shukadeva, Parikshit, che </span><span style="font-size: large;">l'ascoltava,</span><span style="font-size: large;"> espresse lo stesso dubbio che è stato espresso all'inizio. </span><span style="font-size: large;">Al che Shukadevaji rispose: "Tejiyasam Na Doshaya", ovvero: Nessun difetto in questo per i Tejiyan", e concluse che in effetti, il mattino dopo i mariti videro le gopi dormire semplicemente a fianco a loro. Quindi il chiarimento dipende dalla parola "Tejiyan" e il suo significato dovrebbe essere internamente coerente con la descrizione di Rasa. Si noti che nessuno avrà lavato vestiti o cucinato nel cuore della notte. Anche la mattina dopo i loro mariti videro le gopi dormire sul loro fianco. Questo ci fa supporre che il Rasa fosse un sogno. Ciò è confermato come segue: Tejiyan significa "più brillante" secondo la grammatica di Pànini. Chi è più brillante di chi? Le Upanishad chiamano Jiva, colui che vigila, come Vishwa e Jiva, colui che sogna, come Taijasa. Questo Taijasa è più brillante (tejiyan) di Vishwa. Pertanto, la risposta di Shukadeva significa che non c'è colpa nelle attività svolte in sogno dalle gopi. Questo è esattamente ciò che dice la Brhadaranyaka Upanishad. Del resto, lo sa bene ognuno di noi tutti, nessuno depreca nessuno per gli errori commessi da lui nei suoi sogni. Perché? Il mondo esterno tiene la mente al guinzaglio nel nostro stato di veglia. La mente diventa però totalmente libera durante i sogni e mescola le esperienze del mondo reale con la sua immaginazione creando il sogno, dove il ragazzino Krishna può comportarsi come un adulto, e i fiori di loto possono sbocciare nella notte. Tuttavia, Egli dovette prima ammonire le gopi per la loro condotta!</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<style type="text/css">
p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 10.5px Helvetica; color: #000000; -webkit-text-stroke: #000000; min-height: 12.0px}
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</style>Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-41262253722093749932018-09-02T20:55:00.000+02:002018-09-02T21:02:05.339+02:00<span style="font-size: large;">Tempo fa mi è capitato di sentire delle opinioni strane a proposito delle nuvole accostate all'Ayurveda. Mi fa piacere condividere con te questi versi tratti dalla Chandogya Upaniṣad(*) la cui resa dal sanscrito è a cura di Pio Filippani Ronconi.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<i><span style="font-size: large;">In questi mondi bisogna riconoscere un quintuplice sāman:</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">la terra è come la lettera him,</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">il fuoco il prastāva,</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">l'atmosfera l'udgītha,</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">il sole il pratihāra,</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">il cielo il nidhana,</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">così dal basso verso l'alto procedendo.</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;"><br /></span></i>
<i><span style="font-size: large;">In tutte le acque bisogna riconoscere il quintuplice sāman.</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">Allorché le nuvole si ammassano vi è la lettera Him,</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">quando piove vi è il prastāva,</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">le acque che corrono verso l'est sono l'udgītha,</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">le acque che scorrono verso l'ovest sono il pratihāra,</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;">l'oceano è il nidhana.</span></i><br />
<br />
<br />
(*) Chandogya Upaniṣad, 2a lett. II, IV<br />
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.02cm; margin-right: 1.07cm;">
<br />
<div style="line-height: 150%;">
<br /></div>
</div>
Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-32266295774703937872017-03-16T19:20:00.002+01:002017-03-16T19:22:56.772+01:00<h1 class="xs-mtn xs-mbl" style="box-sizing: border-box; font-family: "change calibre", "helvetica neue", helvetica, arial, tahoma, sans-serif; font-size: 2.44141rem; line-height: 1.2288; margin: 0.3072em 0px; text-align: center;">
<a href="https://www.change.org/p/ministro-della-salute-garantire-la-libert%C3%A0-di-cura-per-tutti-no-al-pensiero-unico-in-medicina?recruiter=86454527&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=mob-xs-share_petition-no_msg" target="_blank"><span style="color: white;">GARANTIRE LA LIBERTÀ DI CURA PER TUTTI: NO AL "PENSIERO UNICO" IN MEDICINA!</span></a></h1>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Se stai visitando questo blog, </span><span style="font-size: large;">anche se</span><span style="font-size: large;"> per la prima volta, è perché sei interessato al tema della Medicina Non Convenzionale (MNC in italiano, NCM in inglese).</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Ti invito a offrire la tua firma per questa importante petizione. Leggi<a href="https://www.change.org/p/ministro-della-salute-garantire-la-libert%C3%A0-di-cura-per-tutti-no-al-pensiero-unico-in-medicina?recruiter=86454527&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=mob-xs-share_petition-no_msg" target="_blank"> QUI</a> il testo.</span></div>
Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-22168267282021977932017-02-23T11:21:00.000+01:002017-02-23T15:54:58.158+01:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-6E053TvgTNs/WK73ejydS8I/AAAAAAAADRY/exJZkyvU3wAosAg1FpBkuBPKOqV-dRKJACLcB/s1600/Schermata%2B2017-02-23%2Balle%2B15.43.51.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="154" src="https://2.bp.blogspot.com/-6E053TvgTNs/WK73ejydS8I/AAAAAAAADRY/exJZkyvU3wAosAg1FpBkuBPKOqV-dRKJACLcB/s640/Schermata%2B2017-02-23%2Balle%2B15.43.51.png" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: x-large;"><i>La sera di San Valentino sono stato ospite di 432Hz, un programma di Radio Atlanta Milano condotto in diretta da Lara Bossi e Mattia Placanica. <br />Si è parlato della mia esperienza di vita da Terapista Ayurveda.</i></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: x-large;"><i>Per riascoltare la trasmissione...</i></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: x-large;"><i><a href="http://www.radioatlanta.it/432-hz-stefano-pisano/" target="_blank">qui trovate il podcast</a></i><i><br /></i></span>Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-40833481220111763992015-04-05T23:39:00.000+02:002015-04-12T10:11:43.502+02:00Varna: i quattro pilastri del Dharma<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Quello
che segue è la traduzione di un articolo comparso su Exoticindia.com
a firma di <a href="http://www.exoticindia.com/author/nitin/">Nitin
Kumar</a>. <a href="http://www.exoticindia.com/article/four-varnas/">Trovate qui il testo originale in inglese</a>. </span></span></i></span></span></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times;"><span style="font-size: medium;"><span style="background: transparent;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Nota
del traduttore: Questo articolo affronta un tema quanto mai
affascinante. La parola sanscrita Varna può essere tradotta
letteralmente come "colore". La Baghavad Gita ci aiuta a
fare chiarezza su un argomento spesso travisato nel nostro mondo
occidentale attraverso l'improprietà del termine "casta".</i></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="background: transparent;">Sarò
grato a quanti, rilevando una qualunque inesattezza nella traduzione,
volessero farmela gentilmente notare in modo apporre le dovute
correzioni.</span></i></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><b><span style="background: transparent;">Ringrazio
gli amici di exoticindia.com che mi hanno autorizzato a tradurre e
diffondere i loro articoli.</span></b></i></span></span></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><b><span style="background: transparent;">I
wish to thank the dear friends of exoticindia.com who have authorized
me in translating and spreading their articles.</span></b></i></span></span></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Times;"><span style="font-size: large;"><b><span style="background: transparent;">Varna:
i quattro pilastri del Dharma</span></b></span></span></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times;"><span style="font-size: medium;"><span style="background: transparent;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;">Ogni attività umana è diretta verso la realizzazione di ciò che è
piacevole per la persona e verso ciò che previene la sofferenza. Piacere e
dolore variano da persona a persona e di volta in volta. Nessuno può
dire con certezza quando riceverà queste sensazioni da qualcuno perché non può essere deciso dalle nostre </span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: large;">limitate</span></span> <span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;">facoltà
umane. Neanche la persona più intelligente può, sulla base di
una circostanza individuale, dare un'esatta sequenza di
comportamenti utili al conseguimento del piacere o alla prevenzione della
sofferenza. Allo stesso modo nessuno può prevedere con </span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: large;">esattezza quando
gli sforzi tesi verso questi obiettivi daranno i loro frutti. Il raggiungimento di essi non dipende unicamente dallo sforzo che indirizziamo verso
questi obiettivi, ma anche dal <i>Karma</i> che ereditiamo</span></span></span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> dalle vite precedenti e dal
destino. La causa esatta di piacere e sofferenza non può pertanto essere determinata
con uno qualunque dei mezzi di percezione diretta. In realtà un
individuo non avrebbe nemmeno la capacità di sapere cosa è meglio
per lui. Il percorso verso il progresso, sia materiale che
spirituale, può quindi essere conosciuto solo attraverso</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span style="font-size: large;">i <i>Veda</i>. Sono solo i <i>Veda</i>, la cui sapienza è eterna, che fanno chiarezza sulle azioni da fare e
non fare e su quelle che </span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">in futuro</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> porteranno frutti positivi o negativi .</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Ci
sono due parti dei Veda. La prima riguarda la natura dell'anima
(Atman) e lo fa utilizzando sia l'esperienza che la logica, perché
in definitiva, l'<i>Atman</i> non può che essere vissuta. Sorprendentemente
non è così nell'altra parte dei Veda, quella del <i>Karma-Kanda</i>,
che ha a che fare col fare e non fare.
Qui la logica non entra in gioco affatto e un'azione risulta
fattibile solo perché è descritta così nei Veda.</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Nei Veda i</span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">l <i>Karma</i> </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">si delinea secondo il <i>Varna</i> di una persona. Per questo
motivo vengono descritti per prima i quattro <i>Varna</i>: Brahmani,
Kshatriya, Vaishya e Shudra.</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><b><span style="background: transparent;">La
creazione dei Varna</span></b></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">All'inizio della creazione, c'era solo il <i>Varna</i> Brahmano in
forma di <i>Agni</i> (fuoco). Poiché era da solo non era in grado </span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">di
eseguire tutti i <i>Karma</i> vedici, dato che non c'era nessuno a proteggerlo. Per questo motivo v</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">enne creato</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> lo <i>Kshatriya</i>, la classe guerriera.</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times;"><span style="font-size: medium;"><span style="background: transparent;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;">(Brhadaranyaka
Upanishad 1.4.11).</span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Anche
allora il <i>Karma</i> vedico non poteva essere eseguito compiutamente poiché non v'era
nessuno a generare la ricchezza necessaria per esso. Per colmare
questa lacuna venne posto in essere, il <i>Vaishya</i>, o comunità
imprenditoriale. Anche allora il <i>Karma</i> vedico era impossibile
da eseguire, perché non c'era nessuno a sostenerlo e
nutrirlo. Così venne creato il <i>Shudra</i>.</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">(Brhadaranyaka
Upanishad 1.4.13).</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Tuttavia,
anche la creazione dei quattro <i>Varna</i> così ben congegnati non ha
portato alla completa obbedienza al <i>Karma</i> vedico. Questo perché
gli <i>Kshatriya</i>, i membri della classe guerriera, erano di natura aggressiva.
Pertanto, per regolare i <i>Varna</i>, Dio creò il <i>Dharma</i> in modo da garantire che nessuno dei quattro <i>Varna</i> trasgredisse i suoi limiti
ammissibili, a causa della loro difetti intrinseci (come ad esempio un <i>Vaishya</i> che diventa non caritatevole etc.). Questa è stata la ragione
per la quale è stato creato il <i>Dharma</i>.</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">(Brhadaranyaka
Upanishad 1.4.14).</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Questo
è anche il motivo per cui non c'è niente di superiore al <i>Dharma</i>.
Ognuno è sottomesso alla sua regola. In ogni momento, in ogni luogo,
anche la persona più debole può sentirsi capace di conquistare
l'avversario più feroce attraverso il potere del <i>Dharma</i>, fosse anche
il suo avversario il re in persona. il <i>Dharma</i> è definito nelle
Scritture come </span></span></span><i style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large;">Satya, </i><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">ciò che è vero</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">, e viceversa. </span><i style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large;">Satya</i><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> è il
</span><i style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large;">Dharma</i><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">. Ciò suggerisce che il significato insito nelle Scritture è
la verità, il <i>Dharma</i> semplicemente lo porta fuori. Pertanto, questo
agire secondo la conoscenza è ciò che mantiene tutti insieme. Ecco
come e perché </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">è stato creato </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">il </span><i style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large;">Dharma.</i><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> I quattro Varna sono, in un
certo senso, i suoi quattro pilastri.</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><b><span style="background: transparent;"><i>Varna</i>
e <i>Dharma</i></span></b></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Il
Dio Onnisciente risiede nel cuore di tutti. È Lui che ci infonde la vita in base ai nostri precedenti <i>Samskara</i> in uno dei quattro <i>Varna</i>. La
struttura della società si basa su questo sistema di <i>Varna</i>. È
istruttivo notare che la parola sanscrita che significa "società" è "<i>samaj</i>",
che si compone di "<i>sam</i>", nel significato di "equilibrato",
e "<i>aj"</i>, che significa Dio. Pertanto, nell'ideale vedico della società
non è altro che l'espressione di Dio in egual misura. Quindi, nessun
Varna è superiore o inferiore. Tutti sono semplicemente fratelli.
Secondo il <i>Ṛg Veda</i>: "Nessuno è più alto, nessuno è inferiore, ma
tutti sono fratelli" (5.60.5). A</span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">ttraverso i Veda</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> Dio ci spiega il <i>Dharma</i> sulla base del</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">le nostre qualità acquisite alla nascita</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">. Finché si
vive obbedendo al <i>Dharma</i>, esso continua a proteggerci. Tuttavia,
quando a causa di avidità, o altro, ci allontaniamo dal <i>Dharma</i>, si crea fermento nel mondo. (Commento di Shri Shankaracharya sulla Bhagavad
Gita 3.35)</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><b><span style="background: transparent;">Il
Dharma di un Bramano</span></b></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Secondo
Shri Shankaracharya (Gita 18.42): un uomo nasce come un brahmano per
esprimere le seguenti qualità:</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">1) Controllo della Mente (<i>Shama</i>);</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">2) Sottomissione dei sensi (<i>Dama</i>);</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">3) Praticare austerità (<i>Tapas</i>);</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">4) Purezza interno ed esterno (<i>Shaucha</i>);</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">5) Perdono (<i>Kshama</i>);</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">6) Schiettezza (<i>Saralta</i>);</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">7) La fede nelle Scritture (<i>Shastra Shraddha</i>);</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">8) La conoscenza delle Scritture (<i>Shastra Jnana</i>); e infine,</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">9) Realizzazione dell'Anima (<i>Atman-Anubhava</i>).</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Chi
non esprime queste virtù è definito</span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">, nel migliore dei casi,</span><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"> come un
semplice </span></span></span><i style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large;">Brahma-bandhu,</i><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> ovvero </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">non un vero bramano, ma solo </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">un </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">"parente dei brahmani"</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">, attribuendo a questa espressione un significato dispregiativo. (Chandogya Upanishad
6.1.1)</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">I
doveri di un brahmano comprendono il canto dei Veda, l'insegnamento
dei Veda, l'essere corretto nell'eseguire i <i>Yajna</i> per sé stesso e nell'esecuzione dei <i>Yajna</i> per conto di altri. Ha inoltre il
diritto di ricevere e di fare la carità. Anche gli <i>Kshatriya</i> e
i <i>Vaishya</i> hanno il dovere di cantare ogni giorno e imparare a memoria
i Veda, eseguono i <i>Yajna</i>, e fanno la carità. Tuttavia, e questo è
più importante, <i>Kshatriyas </i>e<i> Vaishyas</i> non hanno il diritto di
insegnare i Veda, né possono eseguire <i>Yajna</i> a nome di qualcun altro,
inoltre non possono ricevere carità.</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Qui
si deve capire che il canto dei Veda è un non un semplice diritto
dei tre <i>Varna</i>, è loro sacro dovere farlo tutti i giorni. Ciò
costituisce parte integrante delle loro </span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">azioni da eseguire quotidianamente, chiamate</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> <i>Nitya Karma</i>. Mancare a questo dovere è un errore che
richiede <i>Prayashcitta</i>. Questo è il motivo per cui, secondo la </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">tradizione,</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> le donne non cantano i Veda, poiché sarebbero
inevitabilmente soggette ad una mancanza durante il ciclo mensile.</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Le
Scritture in realtà sono alquanto rigide circa i comportamento dei brahmani. Considerate la
quantità di virtù che ci si aspetta da un brahmano nell'esecuzione dei
sacrifici per gli altri, una persona, nota come <i>Purohit</i>, dovrebbe
possedere tutte queste caratteristiche: egli deve parlare con
dolcezza, avere affetto per tutti, avere equanimità, dovrebbe essere
evitare l'auto celebrazione, dovrebbe dire sempre la verità,
dovrebbe vivere semplicemente, non dovrebbe prestare denaro a
interesse, essere tollerante e non aggressivo e così via. Tuttavia un <i>Purohit</i> con tali qualità è lodato con parole altisonanti nei Veda: Infatti si trova scritto che, </span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">rimanendo immersi nel proprio <i>Dharma</i> vedico,</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> sarebbero sempre vigili nell'ispirare
gli altri e nel rimanere centrati nel sé.</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">(Krishna Yajurveda, Taittriya Samhita, 1.4.10)</span><br />
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><b><span style="background: transparent;">Il
Dharma di uno Kshatriya</span></b></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Per
chi è nato in una famiglia di <i>Kshatriya</i>, sono state decretate le
seguenti qualità:</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">1) Coraggio (<i>Shaurya</i>);</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">2) Perseveranza (<i>Dridata</i>);</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">3) Mantenere mentale Equilibrio in situazioni difficili (<i>Dhairya</i>);</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times;"><span style="font-size: medium;"><span style="background: transparent;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;">4) Soddisfare qualsiasi responsabilità che possa sorgere improvvi-samente
senza </span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: large;">attaccamento
(<i>Nirmoha</i>);</span></span></span></span></span></div>
</div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">5) Mai fuggire dal campo di battaglia;</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">6) Fare la carità;</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">7) Mantenere una posizione dominante in pubblico;</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">8) Avere un'immagine di potenza e prosperità in Pubblico.</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Il
re che, pur prendendo imposte dal suo popolo, rimane ignaro della
loro salvaguardia, è considerato un grande peccatore. Il re ha un
dovere importante poiché è il protettore del <i>Varna-Ashrama</i> <i>Dharma</i>, cioè la struttura su cui si fonda tutto il sistema di credenze vediche.
Il tratto più speciale del re è quello di dare la preferenza alla
protezione del suo popolo più che alla propria famiglia.</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><b><span style="background: transparent;">Il
<i>Dharma </i>del<i> Vaishya</i></span></b></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">I <i>Vaishya</i> si occupano di agricoltura, custodiscono le mucche e si impegnano nel commercio. Dobbiamo qui ricordare che il Signore <i>Krishna</i>, nel suo
ruolo di amante e custode di vacche, viveva in <i>Vrindavana</i> come
<i>Vaishya</i> (Bhagavatam 10.24.21). Il dovere del <i>Vaishya</i> verso il <i>Karma</i>
vedico è già stato delineato in precedenza.</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><b><span style="background: transparent;">Il
<i>Dharma </i>dello<i> Shudra</i></span></b></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Lo
<i>Shudra</i> nasce per sostenere e nutrire la società. La sua occupazione
è quella di creare gli oggetti necessari per la società e per sé
stesso. Secondo le scritture che commentano i doveri di un re, è
necessario che un re abbia almeno tre o quattro <i>Shudra</i> nel suo
consiglio. Una menzione deve essere fatta qui per Vidura, una delle
personalità più venerate sia nel <i>Mahabharata</i> che nelle
<i>Bhagavatam.</i></span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Ad
uno <i>Shudra</i> non è chiesto di cantare i Veda. Questo non è affatto un
ostacolo nel suo progresso spirituale. Il risultato del canto dei
Veda è quello di purificare la mente (<i>chitta-shuddhi</i>), renderla idonea a ricevere il </span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><i>Brahma-Jnana</i>, o</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"> Verità Ultima.
Tuttavia, gli stessi <i>Citta-shuddhi</i> che gli altri tre <i>Varna</i> ricevono
attraverso il canto dei Veda, il
<i>Shudra</i> li ottiene seguendo </span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">semplicemente</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> il suo <i>Dharma</i> e, al lato pratico, è molto più semplice per loro. I tre <i>Varna</i> devono mettere al primo posto sul filo
sacro in una cerimonia elaborata, e poi alzarsi ogni mattina prima
dell'alba per imparare a recitare i Veda attraverso un processo lungo
e continuo. Qual è il risultato che ottengono? La purificazione
della mente. Questo è facilmente acquisito dal quarto Varna
semplicemente seguendo il suo <i>Dharma</i>, come stabilito nello <i>Shastra</i>.
Egli ha il pieno diritto alla conoscenza del <i>Vedanta</i>. In ultima
analisi, la Verità Ultima, che dobbiamo comprendere attraverso il
<i>Vedanta</i>, non considera alcun <i>Varna</i>. Pertanto, le Scritture sono piene
di esempi di membri del quarto Varna che sono stati <i>Brahma-Jnani</i> (es<i>.
Dharma-Vyadha </i>nel<i> Mahabharata</i>,<i> </i>gli<i> Alwar</i>, i <i>Nayanar</i>, etc.)</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;"><b>Dubbio</b>:
Se quello che dici è vero, cioè che nello stato di </span></span></span><i style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large;">Brahma-Jnana</i><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">, che
è l'obiettivo finale di tutti i </span></span></span><i style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large;">Dharma</i><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">, non
vi è alcuna distinzione tra il <i>Varna</i> e la nascita, in cosa </span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">quindi</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> dovrebbe consistere la nostra motivazione per seguire il sistema dei
<i>Varna</i>?</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;"><b>Risposta</b>:
La risposta a questa domanda sta nel seguente versetto della <i>Gita</i>:
"Non si può raggiungere lo stato oltre il <i>Karma</i>, senza eseguire
prima il <i>Karma</i>" (Bhagavad Gita 3.4).</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Questo
perché i <i>Karma</i>, come ad esempio i sacrifici vedici, distruggono il residuo
negativo dei peccati accumulati da noi nel corso delle nostre ripetute nascite, giungendo così ad uno stato di </span></span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">chitta-shuddhi, o</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> purificazione della mente. È solo dopo che i nostri peccati saranno stati
distrutti che la vera conoscenza (<i>Jnana</i>) si rivelerà a noi.</span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Tuttavia,
per quanto riguarda l'esperienza reale del </span></span></span><i style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large;">Brahma-Jnana, </i><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">i <i>Karma</i>
non hanno alcun ruolo diretto. Hanno invece un ruolo ineludibile nel concederci di acquisire quelle qualità necessarie per riceverla.</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Times;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times;"><b style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large;">Conclusione</b></span></div>
<span style="font-family: Times;">
</span></div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background: transparent;">Il
<i>Nishkama Karma</i> più alto è operare secondo il <i>Varna</i> datoci da Dio ed
è un modo per vivere sempre sotto il suo patrocinio. È ciò che
Shankaracharyaji chiama "lavorare come un servo di Dio". (Commento
Bhagavad Gita 3.30)</span></span></span></div>
</div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div style="background: transparent; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><i><span style="background: transparent;">[N.d.A.] Questo
articolo è basato quasi interamente sugli insegnamenti di Param
Pujya Swami Paramananda Bharatiji. Tuttavia, alcuni errori sono da
attribuire esclusivamente all'autore.</span></i></span></span></div>
<div style="background: transparent; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Times;"><span style="font-size: medium;"><span style="background: transparent;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><i><br /></i></span></span><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><i><b>Riferimenti
e Approfondimenti:</b></i></span></span></span></span></span></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="background: transparent;">•
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Bharati,
Swami Paramananda. Vedanta Prabodh, Bangalore, 2008.</span></span></span></span></span></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="background: transparent;">•
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Goyandka,
Shri Harikrishnadas. Translation of Shankaracharya's Commentary on
the Eleven Upanishads (Hindi): Gorakhpur, 2006.</span></span></span></span></span></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="background: transparent;">•
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Goyandka,
Shri Harikrishnadas. Shrimad Bhagavad Gita (Translation of
Shankaracharya's Commentary into Hindi): Gorakhpur, 2006</span></span></span></span></span></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="background: transparent;">•
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Gupta
Som Raj. Upanisads with the Commentary of Sankaracarya, Five Volumes,
Delhi.</span></span></span></span></span></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<span style="background: transparent;">•
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Warrier,
Dr. A.G. Krishna (tr.). Bhagavad Gita Bhasya of Sri Sankaracarya,
Chennai, 2008.</span></span></span></span></span></div>
<div style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: transparent; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
</div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm; orphans: 1;">
<br /></div>
Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-23000858656817278622015-02-23T10:50:00.007+01:002022-01-26T22:09:51.777+01:00Ganga, la dea fiume<div class="p1" style="text-align: justify;">
<i><span face="Verdana, sans-serif"><span class="s1">Quello che segue è la traduzione di un articolo comparso su Exoticindia.com a firma di</span><span class="s2"> <a href="http://www.exoticindia.com/author/nitin/"><span class="s3">Nitin Kumar</span></a></span><span class="s1"> e di cui potete <a href="http://www.exoticindia.com/article/ganga/">trovare qui il testo originale in inglese</a>. </span></span></i></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><i><span face="Verdana, sans-serif"><br /></span></i></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><i><span face="Verdana, sans-serif">Nota del traduttore: per la mitologia indiana il sacro fiume Gange è una figura femminile e così viene ancora riportata nella letteratura in lingua inglese. La tradizionale nomenclatura italiana si limita a considerarne esclusivamente l’essere fiume e volge il suo nome al maschile. Ho scelto pertanto di mantenere il genere femminile e il nome originario, Ganga, perché diversamente sarebbe stato difficile trasmettere i molti passi della narrazione legati agli aspetti propri del femminile. </span></i></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><i><span face="Verdana, sans-serif">Sarò grato a quanti, rilevando una qualunque inesattezza nella traduzione, volessero farmela gentilmente notare in modo da apporre le dovute correzioni.</span></i></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<i><span face="Verdana, sans-serif"><br /></span></i></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><i><b><span face="Verdana, sans-serif">Ringrazio gli amici di exoticindia.com che mi hanno autorizzato a tradurre e diffondere i loro articoli.</span></b></i></span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><i><b><span face="Verdana, sans-serif">I wish to thank the dear friends of exoticindia.com who have authorized me in translating and spreading their articles.</span></b></i></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p4" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ganga, la dea fiume. Racconti tra arte e mitologia.</span></b></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-PzyFuYxMamY/VOsF6y1pDsI/AAAAAAAAC6Q/ydXDv_E1IWo/s1600/Ganga%2BArt%2Band%2BMythology%2B%5B1%5D_Page_04.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-PzyFuYxMamY/VOsF6y1pDsI/AAAAAAAAC6Q/ydXDv_E1IWo/s1600/Ganga%2BArt%2Band%2BMythology%2B%5B1%5D_Page_04.jpg" width="262" /></a></div>
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Nell'India del XVII secolo, un poeta bramino, di nome Jagannatha, trascendendo i limiti della sua casta si innamorò di una ragazza musulmana. I venerabili anziani della sua stirpe immediatamente lo esclusero dai circoli sacri del suo ambiente sociale. Jagannatha, essendo un devoto indù, fece del suo meglio per spiegare e convincere gli anziani della sacralità suprema del sentimento dell'amore, sottolineando come fosse al di là di tutte le divisioni fatte dall'uomo. Viaggiò fino a Varanasi (Benares), la più sacra tra </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">le città dell'induismo, per </span><span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">tentare di ripristinare il suo status tra i suoi fratelli. Trovandosi di fronte a un rigido rifiuto, meditò sulle rive di Ganga, invitandola a confermare la purezza e la rettitudine della sua scelta. Lo sconsolato bardo giunse fino alle rive di Ganga e si sedette in cima ai cinquantadue gradini della scalinata che si affaccia sul fiume. Da quel maestoso trespolo, ammirando la visione splendente del possente fiume, si commosse al punto da comporre cinquantadue versi ricchi di sentimento dedicati al fiume. La leggenda narra che alla composizione di ogni versetto il fiume salisse di un gradino, portando via il poeta alla fine dell'ultimo inno. </span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La raccolta di poesie di Jagannatha è intitolata “Ganga-Lahiri” o “Le onde di Ganga”. Nei suoi versi, il poeta si rivolge al fiume come ad una madre consolatrice e sostenitrice. Un tipico inno è il seguente: </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="Apple-tab-span"> </span>Vengo a te come un bambino a sua madre. </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="Apple-tab-span"> </span>Vengo a te come un orfano, intriso d'amore. </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="Apple-tab-span"> </span>Vengo a te senza rifugio, datore di riposo sacro. </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="Apple-tab-span"> </span>Viene a te un uomo caduto, oh alleviatore di tutti. </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="Apple-tab-span"> </span>Vengo a te sfatto dalla malattia, oh medico perfetto. </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="Apple-tab-span"> </span>Vengo a te col cuore asciugato dalla sete, oceano di dolce vino. </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="Apple-tab-span"> </span>Fa' di me ciò che desideri. </span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Un fiume che ispira una tale eccezionale e pia devozione creativa deve essere davvero particolare. In verità Ganga è al centro della sacra sapienza e tradizione indù da tempo immemorabile. La considerazione di cui gode e la sua conseguente deificazione come una donna vera riecheggia di filosofia e di saggezza senza tempo.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Cercheremo qui di comprendere la meraviglia di Ganga nei seguenti contesti: </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">1). Ganga e le acque purificatrici del Cielo </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">2). Discesa di Ganga alla Terra dal Cielo </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">3). Ganga come Madre </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">4). Iconografia di Ganga </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">5). Ganga e il tempio indù</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p5" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ganga e le acque purificatrici del Cielo</span></b></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Nella tradizione indù si offre venerazione a quasi ogni fiume del subcontinente indiano. Questa devozione si ritrova a ritroso nel tempo fino al Ṛg Veda, il testo più antico del mondo, dove si dice che tutti i fiumi della terra abbiano origine nei cieli. Nella cosmologia del Ṛg Veda, la creazione del mondo, o il processo per rendere il mondo abitabile, è associato alla liberazione delle acque celesti per opera di Indra, il re degli dei. Si narra che un demone avesse rifiutato queste acque, inibendo così la creazione. Quando Indra sconfisse questo demone, le acque si precipitarono sulla terra, come una mucca desiderosa di allattare i suoi piccoli (Ṛg Veda 10, 9). I fiumi della terra sono quindi visti come necessari alla creazione e come aventi un’origine celeste.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Un altro aspetto importante nella venerazione per i fiumi è la qualità purificante dell'acqua corrente in generale. La purezza-coscienza del sistema sociale indù, in cui le impurità si accumulano inevitabilmente nel corso di un giorno qualunque, prescrive un bagno, come modo più semplice per liberarsene. Questo atto consiste semplicemente nel versare sulla testa dell'acqua fredda nelle mani unite a coppa e farla scorrere giù per il proprio corpo. Sia che l'acqua si agiti, scorra o cada si ritiene abbia un grande potere detergente. Questo è esemplificato in special modo nell'atto dell'aspersione dell'acqua sopra la testa o con l'immersione in un ruscello che scorre. Queste semplici azioni verranno considerate come sufficienti per rimuovere la maggior parte dei tipi di impurità quotidiane accumulate durante tutto il normale corso dell'esistenza umana.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'acqua assorbe le impurità e quando è in movimento, come in un fiume, le porta via con sé. La parola “Ganga” deriva dalla radice etimologica “gam”, che significa “andare”. Infatti, Ganga è il “rapido-corridore” e la sua circolazione, il suo scorrere e il movimento energico delle sue acque è costantemente citato come una le ragioni principali dei suoi attributi purificanti.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Come il fiume Ganga scese dai regni sacri sulla terra è narrato qui di seguito.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p5" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La discesa di Ganga alla Terra dal Cielo</span></b></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Nella eterna lotta tra il bene (gli dei) e il male (i demoni) quest'ultimi presero il sopravvento. Impiegando un’ingegnosa strategia, i demoni rimasero nascosti nel mare durante il giorno e attaccavano solo durante la notte. Gli dei, così vessati e in preda alla disperazione, si appellarono al celebre saggio Agastya, che risolse il problema inghiottendo tutto l'oceano in una volta.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Lasciati così allo scoperto, i demoni vennero facilmente sconfitti.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">A compimento della missione, gli dei chiesero ad Agastya di ridare libertà all'oceano, ma alla sua replica sbalordirono. Emettendo un fragoroso rutto, Agastya rispose che il mare che aveva mangiato era ormai completamente digerito, e quindi si sarebbe dovuto trovare qualche altro mezzo per riempire il fondo dell'oceano. Di nuovo gli dei e i popoli del mondo erano inorriditi. Perplessi, si avvicinavano al Signore Vishnu, il salvatore del mondo, che portò loro una buona notizia. Vishnu disse di non preoccuparsi in quanto,<span> </span>secondo destino, Ganga, il fiume celeste, sarebbe fluito sulla terra placando così la sete, sia fisica che spirituale, dei suoi abitanti, e riempito l'oceano inaridito. Quando tutti chiesero quando ciò sarebbe successo, il Grande Signore li tranquillizzò dicendo che tutto sarebbe avvenuto a seguito di una felice confluenza di circostanze propizie, il cui processo era già iniziato.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Infatti, in un lontano angolo del mondo, un potente re di nome Sagara stava officiando un importante rito sacrificale che lo avrebbe reso l’incontrastato governatore di tutte le terre. Non sapeva assolutamente che il suo destino sarebbe stato quello di divenire strumento per compiere un dramma cosmico che sarebbe stato decretato altrove.</span></span></div>
<div class="p6" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il rituale consisteva nel lasciare libero di vagare ovunque sulla terra un cavallo bianco che sarebbe stato seguìto dal potente esercito di Sagara. Ovunque il cavallo si fosse avventurato, il re di quel territorio gli avrebbe lasciato via libera e avrebbe accettato la sovranità di Sagara, offrendogli doni materiali in segno di supplica. Qualora ciò non fosse successo, l’esercito di Sagara sarebbe stato libero di sfidare il governatore che avesse commesso quell’errore. Non c’è dunque da sorprendersi se di fronte al prestigio e al potere di Sagara nessun governatore si oppose al cammino del cavallo.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La notizia dell’incombente vittoria di Sagara giunse alle orecchie di Indra, il re degli dei. Temendo una sfida rivolta al suo stesso trono, Indra trasfigurò in forma umana, scese sulla terra e stese le sue mani sul cavallo sacrificale. Prendendolo per le redini, si nascose nell’eremo del saggio Kapila. Egli era uno yogi di grande esperienza il cui essere interiore fu reso straordinariamente potente da lunghi periodi di profonda ascesi.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Non molto tempo prima le armate del re Sagara condotte dai suoi figli, che secondo una leggenda sarebbero stati in numero di sessantamila, rintracciarono il cavallo presso il ritiro dell’asceta. I prìncipi percepirono la temerarietà del saggio che li rese furibondi e si precipitarono verso di lui in un impeto di rabbia dandogli del ladro. Il saggio, che fino a quel momento sedeva imperturbabile e inconsapevole di tutto ciò che si svolgeva alle sue spalle, venne distolto dalle sue meditazioni. </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Aprendo gli occhi, egli aveva semplicemente guardato i prìncipi con trepidazione, e in meno che non si dica vennero ridotti in cenere.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il re Sagara fu ben presto raggiunto dala notizia della sventurata morte dei suoi figli. Ora, secondo la tradizionale credenza indiana, se qualcuno muore prematuramente rimane un fantasma e non viene liberato finché non si fa qualcosa per purificare l'anima dal residuo dei suoi peccati accumulati. Sagara anche, era estremamente desideroso di liberare le anime dei suoi figli dalle conseguenze della maledizione del saggio Kapila. Essendo stato interrogato, questo informò il monarca che solo Ganga, avendo la natura di buon auspicio di purificare chiunque avrebbe attraversato il suo corso, sarebbe stato in grado di liberare i suoi sessantamila figli, e lavare via le loro ceneri nel suo flusso travolgente.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Udito questo, il re Sagara immediatamente abdicò in favore del nipote superstite e si ritirò alle pendici dell’Himalaya per vivere in austerità onorando Brahma, il Creatore Supremo, nel tentativo di convincerlo a persuadere Ganga affinché rifluisse verso terra. Non ostanti i suoi strenui e sinceri tentativi, Sagara morì prima di veder esaudite le sue suppliche. Dopo di lui anche il nipote provò ad invocare Brahma, ma senza alcun successo. In questo modo generazioni si susseguirono nel tentativo di corteggiare e pregare Brahma, ma inutilmente. Solo il settimo discendente di Sagara, un re giusto e nobile di nome Bhagiratha, che sarebbe riuscito ad essere austero abbastanza da far apparire davanti a lui Brahma. Compiaciuto del comportamento di Bhagiratha e dei suoi antenati, Brahma chiese dunque a Bhagiratha di esprimere qualsiasi suo desiderio. Naturalmente egli chiese di supplicare Ganga affinché, dalla sua attuale dimora in cielo, fluisse nuovamente verso la terra. Brahma acconsentì, ma informò il principe che, poiché Ganga scorreva con una forza torrenziale, se avesse percorso direttamente il mondo terrestre la terra sarebbe stata impotente contro la sua corrente travolgente, e tutta la vita sarebbe stata spazzata via dall’alluvione. L'unica soluzione che si offirva era pregare il Signore Shiva, i cui capelli arruffati avrebbero avuto potere sufficiente da resistere all'assalto della rovinosa caduta di Ganga.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il principe iniziò così un'altra severa penitenza, che questa volta diresse verso il Signore Shiva, che apparve quindi al suo cospetto accettando di attenuare la caduta di Ganga tra le sue ciocche di capelli arruffati. Dopo aver legato tutti i capelli sciolti, e acquisendo la grazia sia da Brahma che da Shiva, Bhagiratha ora si sentiva sicuro di realizzare il suo obiettivo. C'erano però ancora ostacoli da superare sul suo cammino, prima di poter risolvere tutti i problemi con successo.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ganga è visualizzata nel pensiero indiano come una virtuosa, ma anche maliziosa e irrequieta fanciulla, così come sono molte giovani. Pur obbedendo all’ordine di Brahma di scendere sulla terra ella non poté resistere alla sensazione giocosamente ingiustificata e immeritata che avrebbe potuto, con la sua attuale forza, spazzare via anche il potente Shiva. Questi, controllando i suoi pensieri, decise di darle una lezione. Sparse le spire serpentine dei suoi capelli a coprire tutto il cielo, e raccolse tutte le ondate di Ganga tra i suoi riccioli così spiegati.</span></span><br />
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-T_9mF3EDj5M/VOtMFq81VrI/AAAAAAAAC7E/gW7OlvkMMw0/s1600/Shiva%27s%2BHair.tiff" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-T_9mF3EDj5M/VOtMFq81VrI/AAAAAAAAC7E/gW7OlvkMMw0/s1600/Shiva's%2BHair.tiff" width="266" /></a></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Quindi, con un rapido gesto, raccolse i suoi capelli legandoli in una ordinata e stretta crocchia catturando Ganga tra gli infiniti riccioli e boccoli dei suoi capelli. Ganga ancora fluì con forza tremenda, ma non potendo più scappare, rimase imprigionata e confinata tra i capelli di Shiva.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Bhagiratha, perplesso per quanto accaduto, fece appello a Shiva che rilasciasse Ganga in modo che potesse lavare i peccati dei suoi antenati, simbolizzati dai loro resti mortali. Shiva allentò la presa, dato che Ganga aveva ormai imparato la lezione. Fu così che Ganga seguì ancora Bhagiratha, che le mostrò la via, ma altre vicende stavano per prepararsi.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Proprio vicino alla destinazione finale si ergeva l’eremo di un altro compiacente saggio, il cui nome era Jahnu. Ganga, da fanciulla giocherellona, corse subito verso ciò che le appariva come un nuovo posto che le destava curiosità. Ed ecco, aveva appena varcato il recinto dell'ashram, che questo si allagò, e tutti i fuochi sacrificali si spensero. Gli utensili rituali e gli strumenti furono spazzati via, e gli abitanti del santuario furono colti da spaventato e ansia. Il rettore dell'ashram, il saggio Jahnu, divenne livido per l'intrusione di Ganga. Quindi cantò un mantra, e bevve un sorso di acqua che scorreva tutt’intorno al suo eremo. Con la potenza del suo mantra, ingoiò Ganga con tutte le sue acque. Tutte le tracce di Ganga scomparvero. Bhagiratha era nei guai. Aveva appena superato un ostacolo, che un altro era stato creato, soprattutto a causa dell’impulsività e irrequietezza di Ganga. Si affrettò verso Jahnu spiegandogli la grandezza e l'importanza del compito che stava per compiere. Jahnu fu comprensivo, gli diede udienza e apprezzò il suo duro lavoro per condurre Ganga al regno terreno. Consolò Bhagiratha con queste parole: "Per te, io lascerò andare Ganga immediatamente". Così dicendo inferì un taglio alla coscia sinistra e le acque di Ganga scaturirono come una fontana. Per questo motivo Ganga è conosciuta come Jahnvi, la figlia del Saggio Jahnu.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Fortunatamente, lungo la rimanente strada non sorsero ulteriori imprevisti, e Bhagiratha poté mostrare a Ganga il cammino per raggiungere le ceneri dei suoi antenati. Appena ella toccò le ceneri gli antenati risorsero e ascesero al cielo fiammeggianti nei loro corpi astrali. Portando via le loro spoglie mortali, Ganga si fuse nell'oceano, che fino ad allora era rimasto asciutto. Da quel giorno in poi, l'oceano divenne noto come “Sagara”, in onore del re da cui tutto ebbe inizio. Il luogo in cui Ganga si fonde nel mare, divenne noto come a Ganga-Sagar, e fino ad oggi, una grande festa si svolge qui ogni anno, per festeggiare il compleanno di Ganga, o il giorno in cui si diffuse sulla terra. Questa festività è conosciuta come a Ganga Dassehra.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Questa leggenda fa ampia chiarezza su come la purezza ben augurante di Ganga scaturisce in non piccola misura dalla sua vicinanza alle varie divinità e agli importanti saggi santi. Cadendo sulla testa di Shiva, dove si snoda attraverso i suoi riccioli aggrovigliati, la possente Ganga appare in questo mondo dopo essere stata resa più sacra dal suo diretto contatto con Shiva, e anche l'asceta Jahnu compiuto.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il fiume diffonde poi la potenza divina di queste personalità consacrate nel mondo, quando si getta nel regno terrestre.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La caduta di Ganga dal cielo viene replicata quotidianamente in milioni di templi indù, dove l'acqua del fiume Gange è versata sopra il Shiva Linga sacro. Qui è importante notare che il linga di Shiva è spesso pensato come una colonna incandescente di fuoco. Con il raffreddamento del linga con le sue acque lenitive, Ganga rappresenta in un certo senso il salvataggio del mondo dall’ardente linga di Shiva, il cui calore estremo potrebbe distruggere ogni forma di vita sulla terra.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Tenendola sulla testa, Shiva diventa così il facilitatore che mitiga la caduta di Ganga sulla terra. Ma se Shiva salva il mondo dal potere e dalla forza torrenziale di Ganga, è anche Ganga che, analogamente, ci salva dai cocenti poteri distruttivi di Shiva.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Un'altra leggenda associa Ganga a tutte le tre divinità della triumurti indiana, Brahma, Vishnu e Shiva. Inizia con il celeste saggio Narada, che si distingue per la sua Veena, strumento musicale simile al sitar, che porta costantemente a tracolla.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Un cantante sguaiato, amava cantare salmi sacri durante i suoi soggiorni in tutto il cielo. Un giorno, nella foresta, si imbatté in un gruppo di esseri sovrannaturali, contorcendosi in un’agonia incontrollabile. Interessato e incuriosito, il saggio si avvicinò e cercò di comprendere quale fosse la causa della loro sofferenza. Le loro risposte lo completamente lo pavimentate. A quanto pare, queste creature in pena erano le personificazioni dei vari raga (modi musicali). Narada, attraverso la suo orribile canto, tormentava le loro anime e spiriti, provocando quindi la loro agonia. Il cuore compassionevole di Narada fu mosso a fargli promettere che non avrebbe più cantato o suonato prima di aver imparato ogni delicata espressione. La preoccupazione più urgente però, era la condizione dei raga, che chiedevano soccorso immediato.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">C'era una sola via d'uscita. Bisognava organizzare, senza ulteriori indugi, un concerto tenuto da un musicista prefetto, la cui anima e sapienza avrebbe raggiunto il cuore dei raga, curandoli e guarendoli. Tale musicista perfetto non poteva che essere il Signore Shiva. Shiva naturalmente non aveva riserve sul dare un concerto improvvisato, ma per la sua musica perfetta, aveva bisogno di un ascoltatore perfetto, che avrebbe potuto apprezzare e cogliere le sottili sfumature dei suoi deliziosi virtuosismi. Chiese quindi a Brahma e Vishnu di essere il suo pubblico i quali prontamente accettano. Chi non l’avrebbe fatto?</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Non appena Shiva suonò la sua prima nota, i raga cominciarono a guarire. La sua musica aveva un effetto visibile anche suoi divini ascoltatori. Identificandosi totalmente con le note morbide e coinvolgenti della sinfonia di Shiva, Vishnu iniziò in realtà a fondersi egli stesso. Notando questo, Brahma decise di raccogliere tutto il liquido che colava da Vishnu e lo depositò nella sua pentola di acqua (Kamandalu). Successivamente, con questo liquido, plasmò una bella e affascinante ragazza. Questa ragazza, nata in circostanze di così buon auspicio, era ella stessa particolarmente raffinata e ogni cosa che entrava a contatto con lei veniva purificata. Era Ganga.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p5" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ganga come Madre</span></b></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Un motivo particolarmente ispirante è la visualizzazione di Ganga come madre, che è reso esplicito nel epiteto 'Ma Ganga' (Ma significa madre), e che senza dubbio è il termine più popolare e accattivante utilizzato per nominarla. Come madre, Ganga è tangibile, accessibile, e accetta ogni cosa. Per dirla con le parole immortali di David Kinsley, "Lei è l'essenza distillata della compassione in forma liquida." A nessuno si nega la sua benedizione.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'aspetto materno di Ganga è nota soprattutto nelle sue qualità nutritive. Come madre, lei nutre la terra attraverso la quale scorre, rendendola fertile. Storicamente, la terra, lungo le rive del Gange è stata intensamente coltivata. È particolarmente fertile a causa dei sedimenti depositati periodicamente dalle piene del fiume. Un parallelo è spesso disegnato qui con il flusso mestruale nelle donne, che rende il Saggio Narada una donna fertile, e capace di generare.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Un esempio suggestivo della capacità materna di Ganga viene narrato nel mito che descrive la nascita del secondo figlio di Shiva, Karttikeya. La storia racconta che un potente demone un giorno rase al suolo il mondo e le vittime così oppresse giunsero alla conclusione che solo un figlio nato dal potente Shiva lo potesse redimere. pregarono quindi Shiva. Egli accettò e dapprima offrì il suo seme a Agni (dio del fuoco). Anche Agni però trovò il seme di Shiva troppo caldo per poterlo ricevere e lo gettò quindi nelle acque di Ganga, dove si sviluppò in un feto. Per questo motivo Karttikeya è anche chiamato Gangaputra, figlio di Ganga. E, infine, c'è la cruda verità di noi a guardare. Nessun bambino è troppo sporco per non poter essere abbracciato o purificato dalla madre. Madre Ganga purifica indiscriminatamente i suoi devoti, siano essi virtuosi o peccaminosi. Lei è non giudicante e tutti i suoi figli sono uguali ai suoi occhi.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p7" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">L’iconografia di Ganga:</span></b></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-3I6c_-6iRRE/VOtKhVzE0YI/AAAAAAAAC6g/VjI6fHeKatM/s1600/Ganga%2BArt%2Band%2BMythology--.tiff" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-3I6c_-6iRRE/VOtKhVzE0YI/AAAAAAAAC6g/VjI6fHeKatM/s1600/Ganga%2BArt%2Band%2BMythology--.tiff" width="233" /></a></div>
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Nei canoni dell'arte indiana, Ganga è visualizzata come tutte le altre principali dee indiane, voluttuose e bellissime. I loro ampi seni, le anche robuste e atte alla maternità danno adeguata testimonianza dei loro fecondanti poteri.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Oltre a questo altri due motivi importanti adornano l’immagine di Ganga. Il primo è la pentola piena che tiene tra le sue mani. Questo è un simbolo del grembo che dà sostegno e tiene in sé la forza della vita. Una donna è come questo vaso, portando in sé l’essenza vitale e palpitante. Il piatto straripante è la grazia della natura in abbondanza. In effetti, la figura di una donna è lei stessa basa sulla forma arrotondata del piatto e i seni rotondi sono simboli dei suoi poteri nutrienti. Nell’estetica indiana, dove appare il piatto, si dà l'idea della vita e della abbondante fertilità che nutre e sostiene l'universo.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Nfi5_jRYnyU/VOtKsCPyuEI/AAAAAAAAC6o/GHtdPJEQqOc/s1600/Ganga%2BArt%2Band%2BMythology%2Bcoccodrillo%2B%5B2%5D.tiff" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-Nfi5_jRYnyU/VOtKsCPyuEI/AAAAAAAAC6o/GHtdPJEQqOc/s1600/Ganga%2BArt%2Band%2BMythology%2Bcoccodrillo%2B%5B2%5D.tiff" width="243" /></a><span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il secondo aspetto distintivo della iconografia di Ganga è il suo animale supporto, che spesso la serve come piedistallo. Questo è il makara, una creatura ibrida dal corpo di un coccodrillo e dalla coda di pesce. Nel pensiero induista il makara corrisponde al segno zodiacale del Capricorno dell'astrologia occidentale. Il coccodrillo è un animale unico in quanto può vivere in terra e in mare. Esso denota quindi la saggezza sia della terra che delle acque.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il pesce è allo stesso tempo un simbolo universale di fecondità e delle proprietà vivificanti dell'acqua. Esso rappresenta la vita nel profondo e l'acqua profonda è riconosciuta nella filosofia indiana come intangibile e infinita consapevolezza, la fonte di ogni istinto creativo. È interessante notare che, quando è rappresentato in questo modo, la coda dell'animale ibrido è spesso mostrato trasformata in modelli di vegetazione lussureggiante, ulteriore elemento che associa Ganga alla crescita vegetativa e la fertilità. Essendo il makara anche la cavalcatura di Varuna, il dio vedico delle acque, conferma così saldamente le radici vediche di Ganga.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p5" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ganga e il tempio indù</span></b></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-uaGfxgiP_64/VOtLK0YWL1I/AAAAAAAAC6w/Uw6lBtj_Q9I/s1600/Ganga%2B%26%2BYamuna.tiff" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="268" src="http://3.bp.blogspot.com/-uaGfxgiP_64/VOtLK0YWL1I/AAAAAAAAC6w/Uw6lBtj_Q9I/s1600/Ganga%2B%26%2BYamuna.tiff" width="400" /></a></div>
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Non è raro incontrare l'immagine di Ganga che fiancheggia la porta di un tempio indù. C'è una ragione profonda dietro questo posizionamento. </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Esiste un continuo e mutuo legame tra tra i due mondi: l’origine celeste di Ganga e la discesa sulla terra del suo intermediario. La sua posizione sulla soglia di un tempio è appropriata in quanto collega il mondo degli uomini e il mondo degli dei e rappresenta una transizione tra i due. </span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">L’icona di Ganga sulla soglia implica anche la sua condizione come un dispositivo di rimozione di impurità. Prima di entrare nel regno sacro degli dei, ciò che il tempio rappresenta, i devoti dovrebbero prima ripulirsi delle impurità mondane. Spesso Ganga è accompagnata sull’uscio da Yamuna, un suo affluente. Si ritiene che l’ingresso di un tempio incorniciato dalle immagini di queste dee pulisca simbolicamente i devoti attraverso le acque purificatrici di questi due fiumi. In una deliziosa licenza artistica, le correnti e le increspature delle loro acque fluenti sono ampiamente riflesse nelle posizioni dei loro corpi ondeggianti. In effetti, guardarli corrisponde a tutti gli effetti ad un bagno rituale nelle loro acque.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p5" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Conclusione</span></b></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'intensa devozione e l'amore che i devoti offrono a Ganga è in larga misura dovuta al fatto che lei è l'unica entità fisica accessibile che scorre sia nei cieli che sulla terra. Ganga è infatti la grazia divina che scorre nel nostro mondo materiale, come è visibile nella prosperità delle regioni adiacenti alle sue fertili sponde ricche di colture. La conseguente deificazione di Ganga, sia come madre nutrice che come un guardiano del tempio indù, non è che una naturale evoluzione, quando dalle profondità della mente umana scaturisce un'ode naturale alla sua natura benigna che si manifesta in tutte le diverse espressioni artistiche.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Riferimenti e Approfondimenti</span></b></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Bhattacharji, Sukumari. Legends of Devi: Hyderabad, 1995.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Cooper, J.C. An Illustrated Encyclopedia of Traditional Symbols: London, 1999.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Darian, Steven G. The Ganges in Myth and History: Delhi, 2001.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Dasa, Jaya Vijaya. Our Merciful Mother Ganga: Noida, 2000.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Eck, Diana L. Banaras City of Light: London, 1984.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Fontana, David. The Secret Language of Symbols: London, 1997.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Hawley, John Stratton., and Wulff, Donna Marie. Devi Goddesses of India: Delhi, 1998.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Johari, Harish. The Birth of the Ganga: Mumbai, 1998.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Kinsley, David. Hindu Goddesses: Delhi, 1998.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Kramrisch, Stella. The Hindu Temple (2 Vols.): Delhi, 2002.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Majupuria, Trilok Chandra. Sacred Animals of Nepal and India: Kathmandu, 2000.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Pal, Pratapaditya. A Collecting Odyssey (Indian, Himalayan, and Southeast Asian Art): Chicago,1997.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Rice, Edward. The Ganges A Personal Encounter: New York, 1974.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Sahi, Jyoti. The Child and the Serpent (Reflections on Popular Indian Symbols): London, 1990.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Seshadri, Lakshmi. Ganga (Comic Book): Mumbai, 2002.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Biswas, T.K., and Tandon, O.P. Ganga in Indian Art (Exhibition Catalogue): Bharat Kala Bhavan, Varanasi, 1986.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Tresidder, Jack. The Hutchinson Dictionary of Symbols: Oxford, 1997.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Walker, Benjamin. Hindu World: New Delhi, 1983.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Wilkins, W.J. Hindu Mythology: Calcutta, 1986.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">- Zimmer, Heinrich. Myths and Symbols in Indian Art and Civilization: Delhi, 1990.</span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<br />
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-89582668488493215532013-03-14T12:06:00.001+01:002015-04-13T14:09:29.363+02:00Allergie e Ayurveda<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Si avvicina la primavera e per molte persone questo periodo dell'anno coincide con l'insorgere di malesseri anche piuttosto gravi noti come allergie. </span></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ecco un interessante articolo tratto dal </span></b></i><i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>blog della <a href="http://www.snaoushadhasala.blogspot.it/search/label/allergies" target="_blank">SNA Oushadasala</a></b></span></i><i><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> di Thrissur che descrive egregiamente l'approccio dell'</span></b></i><i><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ā</span></b></i><i><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">yurveda a questo genere di problematiche. </span></b></i></div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Un'allergia è un disturbo del sistema immunitario. Le reazioni allergiche si verificano quando un sistema immunitario ipersensibile reagisce ad una sostanza comune o insolita.</span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'allergia è una ipersensibilità a determinati stimoli o sostanze come farmaci, cibi, sostanze irritanti presenti nell'ambiente o condizioni quali temperatura e condizioni atmosferiche. Questi agiscono come antigeni dando luogo ad una reazione nel corpo che comporta la produzione di alcune sostanze come l'istamina.</span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'allergia può essere ereditaria in certe persone, ma può verificarsi in qualsiasi momento della vita. </span></span><br />
<a name='more'></a><span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Qualsiasi sostanza, qualunque sia la sua origine, è un possibile</span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> allergene</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">. Generi alimentari, ingredienti di cibi o farmaci e altri fattori come polline, polvere, peli di animali, ecc. possono causare reazioni allergiche. </span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Satmya è una parola sanscrita usata in </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Āyurveda</span><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"> che significa tolleranza. Asatmya significa intolleranza.</span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Si può avere tolleranza o intolleranza verso qualsiasi medicina, cibo, tempo, o verso alcune abitudini. L'</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Āyurveda</span><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"> ritiene che Asatmya sia il risultato della debolezza o squilibrio di Agni, il fuoco digestivo. Un Agni debole significa che c'è formazione di Ama (tossine) nel corpo, pertanto le allergie sono più comuni nelle persone con Ama nel loro organismo.</span></span></div>
</div>
<div class="p3">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Un’allergia è il risultato di quanto segue:</span></div>
</div>
<ul>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large; text-align: justify;">Agni (fuoco digestivo) debole; </span></li>
<li class="li4" style="text-align: justify;"><span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">accumulo di Ama (tossine);</span></span></li>
<li class="li4" style="text-align: justify;"><span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">costituzione fisica di base dell'individuo;</span></span></li>
<li class="li4" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Dosha squilibrati nel corpo (Vata, Pitta o Kapha);</span></li>
<li class="li4" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">condizione dei dhatu (tessuti) e Agni (fuoco digestivo): ciò determina quali tessuti corporei o organi saranno interessati;</span></li>
<li class="li4" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">sistema immunitario debole;</span></li>
<li class="li4" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">quantità di allergeni nel corpo.</span></li>
</ul>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Le allergie possono essere di tre tipi in base al Dosha dominante:</span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">allergie Vata correlate;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">allergie Pitta correlate;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">allergie Kapha correlate.</span></li>
</ul>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Allergie Vata correlate</b></span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Cause: t</span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">utti i fattori aggravanti Vata.</span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Queste persone sono allergiche a cibi secchi, amari, piccanti e astringenti, cibi crudi, cibi freddi, fagioli, freddo tempo secco e ventoso, stress e iperattività.</span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sintomatologia:</span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Il sistema nervoso, l'apparato respiratorio, le ossa e il colon sono importanti sistemi di organi sedi di Vata, di conseguenza i sintomi si manifestano in queste parti del corpo.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Gonfiore di stomaco, flatulenza, eruttazione, dolore e malessere addominale. Sintomi di accompagnamento possono essere dolori ai nervi, formicolio degli arti, perdita di sonno, spasmi dei muscoli, dolori ossei, dolori alle articolazioni, coliche intestinali.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Questo tipo di reazione allergica può iniziare improvvisamente con affanno e asma Vata correlato, capogiri, vertigini, acufeni, mal d'orecchi, mal di testa. Queste persone sono soggette anche a stitichezza, ansia, irrequietezza.</span></li>
</ul>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Allergie Pitta correlate:</b></span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Cause: f</span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">attori aggravanti Pitta come cibi piccanti, acidi e salati insieme agrumi, cibi fermentati, il caldo e la forte insolazione. Queste persone hanno la pelle molto sensibile e sono allergiche a certi tessuti, metalli, materiali sintetici, ecc</span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Sintomatologia: </span></span></span></div>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">la pelle, gli occhi, le parti del sistema digestivo, il fegato e la milza sono importanti sedi di Pitta Dosha;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">i sintomi osservati in queste parti del corpo sono eruzioni cutanee arrossate, orticaria, dermatite allergica ed eczema, arrossamento della pelle con prurito e la formazione di pustole;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">altri sintomi sono bruciore di stomaco, nausea, acidità, diarrea, bruciore e arrossamento degli occhi.</span></li>
</ul>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Allergie Kapha correlate:</b></span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Cause: f</span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">attori aggravanti Kapha come dolce, acido, cibi salati tra cui latticini, formaggi, yogurt, latte ecc. Anche frutta come il cetriolo e l’anguria può provocare reazioni allergiche. Tali manifestazioni si aggravano durante la stagione fredda, la stagione umida e con tempo nuvoloso.</span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Sintomatologia: </span></span></span></div>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">seni e passaggi nasali, parti del sistema respiratorio sono tutti gli organi Kapha;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">naso che cola, l'accumulo di muco, febbre da fieno, disturbi congestizi, raffreddore, tosse, sinusite e asma Kapha correlato;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">altri sintomi di una allergia di tipo Kapha sono la ritenzione idrica, pesantezza addominale, disturbi del sonno.</span></li>
</ul>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Trattamento:</b></span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'Āyurveda si basa su Nidana - Parivarjanam. Questo significa evitare la causa della malattia. Considerando qundi le allergie l'</span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Āyurveda</span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> dice di evitare tutti gli allergeni più comuni nella vita di tutti i giorni. </span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">L’aproccio ayurvedico di trattamento per tutte le condizioni è di due tipi:</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><b>Shodhana:</b> procedure di disintossicazione ayurvedica che vi aiuteranno a rimuovere la causa principale della reazione allergica. Questo aiuta anche a correggere l'Agni squilibrato, eliminare i Dosha in eccesso dal corpo e contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. Questo si fa solitamente quando vi è la fase acuta della reazione allergica. </span><span style="font-size: large;">Di seguito sono indicate le <a href="http://www.ayurvedicpoint.it/Ayurvedic%20Point%20Articoli.php?id=9">cinque azioni di disintossicazione</a> che contribuiscono ad eliminare i relativi Dosha in eccesso:</span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">vomito terapeutico (Vamana): allergie Kapha correlate;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">purga terapeutica (Virecana): allergie Pitta correlate;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">clisteri medicati (Basti): allergie Vata correlate;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">salasso (Rakta Moskhana): allergie connesse col sangue e Pitta correlate;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">trattamenti nasali (Nasya): allergie Kapha correlate;</span></li>
</ul>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Shamana:</b> Trattamenti e terapie per le fasi acute delle reazioni allergiche.</span></span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="s1"></span><br /></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Gestione delle allergie Vata correlate:</b></span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">evitare tutte le cause in materia di reazioni allergiche Vata;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">evitare cibi come patate, pomodori, melanzane, fagioli, cibi amari e astringenti;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">evitare di freddo, clima secco e ventoso;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">fare una dieta pacificante Vata che include sapori delicatamente dolci, acidi e salati;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">erbe o preparati utili per le allergie di tipo Vata sono: Trikatu <span class="s1">(preparato tradizionale di </span><span class="s3">⅓ Piper nigrum +</span><span class="s1"> </span><span class="s3">⅓ Piper longum + ⅓ Zingiber officinale)</span>, Triphala <span class="s1">(preparato tradizionale di </span><span class="s3">⅓ Phyllanthus emblica + ⅓Terminalia chebula + ⅓ Terminalia bellerica),</span> Ashwagandha (Withania somnifera), Guggulu (Commiphora mukul), infuso di Dashmoola (radici di dieci erbe), Tulsi (Occinum sanctum);</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">tisane contenenti zenzero, cumino, limone e arancio sono benefiche, un infuso pacificante Vata va bene;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">per le fasi di respiro sibilante, si può fare un infuso di zenzero e sorseggiarlo ogni pochi minuti. Allo stesso modo la liquirizia è benefica in queste fasi;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">l'applicazione di Mahanarayan taila caldo aiuterà anche a livello locale. Alcuni prendono qualche goccia di quest’olio in acqua calda e lo sorseggiano di tanto in tanto;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="s1" style="font-size: large;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">la somministrazione frequente di Basti (clistere) aiuta a ridurre la frequenza degli attacchi allergici. </span></span><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Comunemente si somministra un clistere a base di Dashmoola o Mahanarayana taila.</span></li>
</ul>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Gestione delle allergie Pitta correlate:</b></span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">evitare tutte le cause di reazioni allergiche di tipo Pitta;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">evitare cibi salati piccanti, acidi e concentrarsi sul gusto amaro e astringente, come verdure e insalate verdi. Mangiare regolarmente cibo cotto è di gran lunga meglio di quello crudo;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">evitare l’esposizione diretta al sole e condizioni di caldo estremo;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">usare i rimedi pacificanti Pitta;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="s1" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">erbe benefiche per le allergie di tipo Pitta sono: Shatavari (</span><span class="s3" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Asparagus racemosus)</span><span class="s1" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">, Guduchi (</span><span class="s3" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Tinospora cordifolia)</span><span class="s1" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">, Triphala</span><span class="s1" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">, Brahmi (Bacopa monnieri), Neem (</span><span class="s3" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Azadirachta indica</span><span class="s1" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">), Manjistha (</span><span class="s3" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Rubia cordifolia);</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">per le affezioni cutanee Neem e Manjistha costituiscono una combinazione molto buona. Entrambe queste erbe contribuiscono a pulire il sangue;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">le tisane a base di finocchio, zenzero e zafferano sono benefiche per tali condizioni;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">la purgazione terapeutica (Virecana) aiuta ad eliminare Pitta in eccesso e il calore del corpo che di solito porta a tali reazioni allergiche;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">anche il salasso si rivela molto utile. Si può semplicemente donare un po' di sangue di tanto in tanto per prevenire le allergie Pitta correlate;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">altre erbe come il legno di sandalo e palissandro sono utili per uso esterno;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">tikta ghrita: il ghee, o burro chiarificato, preparato con erbe amare è molto utile per la pelle che manifesta segni di allergia;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">succo di coriandolo;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">latte di cocco.</span></li>
</ul>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Gestione delle allergie Kapha correlate:</b></span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">evitare tutto ciò che provoca reazioni allergiche di tipo Kapha;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">evitare cibi pesanti, freddi e stagnanti come formaggio, yogurt, latte, panna, ecc.; </span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">evitare l'eccesso dei sapori Madura (dolce), Amla (acido) e Lavana (salato);</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">favorire l’amaro (Tikta), il piccante (Katu) e l’astringente (Kashaya);</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">evitare freddo, pioggia e umidità;</span></li>
<li><span class="s1" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">erbe benefiche per queste reazioni allergiche sono Trikatu</span><span class="s1" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">, Guggulu, Triphala, Tulsi;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">se il paziente è idoneo Vamana, il vomito terapeutico, è vantaggioso. Diversamente si può somministrare Virecana, la purga terapeutica;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">si rivela molto buona anche la somministrazione nasale, Nasya, di oli che contenenti spezie come pepe nero (Piper nigrum) e pippali (Piper longum);</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">per i sintomi come naso che cola, starnuti e congestione Jala Neti, il lavaggio nasale, è vantaggioso. Questa pratica si effettua usando un'ampolla con un beccuccio per versare più facilmente l'acqua nei passaggi nasali.</span></li>
</ul>
</div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Yoga per le allergie:</b></span></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Vata: Surya namaskara (saluto al Sole), piega in avanti, posizioni di estensione, esercizi di respirazione come la respirazione a narici alternate, la respirazione narice destra (Surya Bheda) sono indicate;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Pitta: Chandra namaskara, il saluto alla Luna, è particolarmente buono per le allergie di tipo Pitta. Sono indicate la posizione della Luna e le torsioni spinali. Gli esercizi di respirazione sono particolarmente utili. Chandra Bheda, o respirazione dalla narice sinistra, Shitali Pranayama (respirazione attraverso la bocca e contro la lingua), Shitkari Pranayama come anche la respirazione a narici alternate sono utili;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Kapha: Surya namaskara è più indicato. Le posizioni di estensione oltre ad esercizi di respirazione come Kapalabhati, respirazione narice destra, e Ujjayi Pranayama sono buone.</span></li>
</ul>
</div>
</div>
<div class="p6">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Le seguenti erbe possono essere utilizzate al posto di anti-istamine negli squilibri dei tre Dosha:</span></span></div>
</div>
<div class="p6">
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Vata: Ashwagandha;</span></li>
<li><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Pitta: Shatavari;</span></li>
<li><span class="s1" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Kapha: Liquerizia (</span><span class="s4" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Glycyrrhiza glabra)</span><span class="s1" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> o Pippali (Piper longum).</span></li>
</ul>
</div>
</div>
<div class="p6">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Si raccomanda vivamente di consultare un qualificato Medico ayurvedico prima di iniziare qualsiasi processo di disintossicazione per eliminare Ama o assumere erbe ayurvediche per i disturbi della pelle. Il protocollo di trattamento può variare sulla base del disturbo e della costituzione fisica della persona.</b></span></span></div>
</div>
<div class="p7">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br />
</span></div>
</div>
<div class="p6">
<span class="s1"></span></div>
Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-54810865803935378912012-10-01T13:46:00.000+02:002012-10-01T13:46:47.828+02:00Milano Yoga Festival 2012<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Da Venerdì 12 a Domenica 14 Ottobre sarò presente al <a href="http://www.yogafestival.it/Text/MILANO_2012.html">Milano Yoga Festival</a>, presso lo spazio di <a href="http://www.ayurvedicpoint.it/">Ayurvedic Point</a>. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Chi volesse fare un salto per conoscere le attività del centro e della scuola può venirmi a trovare. </span><br />
<a href="http://www.yogafestival.it/Text/Dove_siamo_Myf12.html"><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Qui può trovare tutte le indicazioni per raggiungerci.</span></a><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">A tutti grazie della visita.</span><br />
<br />Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-23059650982657243262012-09-26T12:33:00.001+02:002012-09-27T09:22:38.031+02:00Sulla validazione scientifica di un olio Ayurvedico.<br />
<div class="p1">
</div>
<div class="p1">
<i><b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questo articolo è comparso nel suo originale inglese nel <a href="http://newindianexpress.com/states/kerala/article576722.ece" target="_blank">New Indian Express</a></span></b></i></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<h2>
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">Taila(*) ayurvedico ottiene validazione scientifica.</span><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Di Reema Narendran / ENS - THIRUVANANTHAPURAM</span></h2>
<h2>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">26 Lug, 2012 08:54</span></h2>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Con l'onere della prova che grava sull’Ayurveda, ogni piccolo passo nella validazione della medicina ayurvedica dovrebbe essere un enorme balzo in avanti per l'antica scienza verso l’accettazione in una piattaforma globale. Gli scienziati dell'Università di Kannur, guidata da M. Haridas, hanno trovato l’azione biochimica con cui <a href="http://www.benefica.it/oli-ayurvedici/olio-ayurvedico-dhanwantharam.html" target="_blank">Dhanvantharam</a>(**) Thailam riduce l'infiammazione nell'artrite reumatoide.</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Questo team ha scoperto che il responsabile della maggior parte delle infiammazioni, l’enzima fosfolipasi A2 (PLA2), viene bloccato dagli acidi grassi liberi presenti nel taila. “Abbiamo visto che l’Ayurveda è spesso molto efficace nel trattamento dell'artrite. Non abbiamo esaminato gli effetti degli ingredienti erbali, ma è incredibile che l'olio, il veicolo di distribuzione dei principi attivi, sia di per sé efficace nel bloccare la PLA2”, ha detto Haridas.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Livelli estremamente elevati di enzima PLA2 sono stati osservati nel fluido sinoviale di pazienti artritici nel corso dell’infiammazione. Si è visto che tre acidi grassi liberi negli oli medicati, erucico, linoleico e palmitico, bloccano l'enzima imputato abbattendo quindi l'infiammazione. Il team presso il Dipartimento di Biotecnologie e Microbiologia e il Centro Interuniversitario per le Bioscienze dell’Università di Kannur, che comprendeva V. Aparna, K.V. Dileep e C. Sadasivan oltre a M. Haridas, ha continuato a fare studi cristallografici sulle interazioni tra gli acidi grassi e la fosfolipasi con l'aiuto di Pradeep K. Mandal e Ponnuraj Karthe del Centro di Studi Avanzati di cristallografia e Biofisica presso l'Università di Madras.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Gli studi cristallografici hanno chiaramente dimostrato che gli acidi grassi, in particolare il più piccolo acido palmitico, si inseriscono perfettamente nel sito di azione della PLA2. È stato visto che anche l'acido erucico e l’acido linoleico inibiscono l'enzima, ma dopo aver assunto forme contorte per inserirsi nei siti di azione.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">I risultati sono stati pubblicati in due articoli apparsi nelle autorevoli riviste “Chemical Biology and Drug Design” e “Medicinal Chemistry Research”.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La comunità dei medici ayurvedici ha generalmente accolto con favore questo tentativo di convalidare l’Ayurveda. Il Vice Primario di Arya Vaidyasala a Kottakkal, Dr. Muraleedharan, tuttavia, ha detto che l'effetto finale dell'olio Dhanvantharam si ottiene a causa dell'interazione tra l’olio e le erbe e che il ruolo dei farmaci ha anche bisogno di essere elaborato per un completo risultato.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Dr. Remadevi, capo della divisione farmacologia dell’Ayurveda College di Kottakkal, ha detto che una ricerca efficace in ayurveda deve essere intrapresa attraverso un approccio integrato, coinvolgendo i medici ayurvedici, biochimici, biotecnologi e così via.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Dal momento che l’Ayurveda si sta diffondendo al di là della popolazione locale, vi è la necessità di comprenderla da un punto di vista scientifico moderno”, ha detto T.S. Muraleedharan, responsabile ricerca presso la Vaidyashala Arya di Kottakkal.</span></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">(*) Con il temine taila o thailam si intendono gli olii medicati con una base di olio si sesamo usati nella tradizione ayurvedica.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">(**) Dhanvantharam Taila è uno dei più famosi e classici oli medicati usati in Ayurveda. Il suo nome è legato a Dhanwantari il patrono della Medicina Ayurvedica. La sua formulazione è rintracciabili nell'Ashtānga Hridayam, antico testo di medicina compilato da Vagbhatta-I tra il 250 e il 500 dell'era cristiana.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-44959107084137004742012-09-05T15:44:00.000+02:002012-09-05T15:46:09.631+02:00I vantaggi dell'olio di sesamo<b><br /></b>
<i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Un altro interessante articolo tradotto dal blog della <a href="http://www.snaoushadhasala.blogspot.it/search/label/About%20Sesame%20Oil" target="_blank">SNA Oushadasala</a> su uno degli ingredienti base più noti usati in Ayurveda.</b></span></i><br />
<br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">[L'olio di sesamo n.d.t.] è un antibatterico naturale per i comuni agenti patogeni della pelle, come stafilococco e streptococco, e i comuni funghi della pelle, come quello del piede dell'atleta. È un antivirale naturale oltre che un naturale agente anti infiammatorio.</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"></span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La ricerca dimostra che l'olio di semi di sesamo è un potente antiossidante. Nei tessuti sotto cutanei quest'olio neutralizza i radicali dell'ossigeno, penetra nella pelle rapidamente ed entra nel flusso sanguigno attraverso i capillari. Le molecole di olio di semi di sesamo mantengono il colesterolo buono (HDL) e abbassano il colesterolo cattivo (LDL).</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">In un esperimento condotto presso la Maharishi University of Management di Fairfield nell'Iowa, si è <a href="http://www.johcd.org/pdf/Effect_of_Oil_Pulling_on_Plaque_and_Gingivitis.pdf" target="_blank">riscontrata la riduzione del 85% dei batteri che causano la gengivite</a> negli studenti che si sciacquavano la bocca con l'olio di sesamo.</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Come gocce instillate nel naso e inspirate in profondità fino ai seni paranasali, l'olio di semi di sesamo ha curato la sinusite cronica. Usato nei gargarismi uccide gli streptococchi e altri comuni batteri dei raffreddori. Aiuta chi soffre di psoriasi e malattie della pelle secca. E'stato usato con successo nei capelli dei bambini per uccidere infestazioni da pidocchi. È utile come protettore naturale dai raggi UV.</span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Usato dopo l'esposizione al vento o al sole calmerà il senso di bruciore. Alimenta e nutre il cuoio capelluto per controllare la forfora secca del cuoio capelluto eliminando i batteri che la causano</span><span style="font-size: large;">. Per chi va in piscina protegge la pelle dagli effetti del cloro usato nell'acqua. Usato prima e dopo i trattamenti di irradiazione, l'olio di semi di sesamo aiuta a neutralizzare il flusso dei radicali liberi che tali trattamenti provocano inevitabilmente.</span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Le tossine solubili in olio sono attratte dalle molecole dell'olio di semi di sesamo steso sulla pelle. Queste possono poi essere lavate via con acqua calda e sapone neutro. Internamente, le molecole dell'olio attirano le tossine liposolubili per trasportarle col flusso sanguigno fuori dal corpo come rifiuto.</span></span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">L'olio di sesamo si assorbe rapidamente e penetra attraverso i tessuti fino al midollo osseo. Penetra nel flusso sanguigno attraverso i capillari. Il fegato non elimina le molecole di olio di semi di sesamo dal sangue accettandole come amiche.</span></span>Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-34643780309556744002012-08-11T10:29:00.000+02:002012-08-14T10:27:08.291+02:00Triphala, il Ringiovanente<br />
<h3 style="text-align: justify;">
<i>Ho ricevuto personalmente l'autorizzazione a pubblicare sul questo blog traduzioni in italiano di articoli della <a href="http://www.moossayurveda.com/thaikatmoos.asp" target="_blank">SNA Oushadhasala</a> di Trissur - India. Questa prestigiosa istituzione di medicina ayurvedica fa capo agli Ashtavaidyan della famiglia Nambi, che vanta una tradizione millenaria nella pratica e nell'insegnamento dell'Ayurveda. </i></h3>
<h3 style="text-align: justify;">
<i>Tra i tanti temi a disposizione ho scelto di iniziare con questo a proposito della Triphala, probabilmente il più noto dei rimedi erbali ayurvedici. Chiunque voglia leggere l'articolo in originale può trovarlo <a href="http://www.snaoushadhasala.blogspot.it/search/label/About%20Triphala" target="_blank">qui</a>. <a name='more'></a></i></h3>
<h3 style="text-align: justify;">
<i>Aver avuto la possibilità di studiare l'Ayurveda presso la SNA Oushadhasala è un grande dono che la vita mi ha riservato, per cui postare i loro articoli è per me un grande piacere oltre che un grande onore.</i></h3>
_____________________<br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Triphala, il Ringiovanente</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"> Recentemente la Triphala vive una grande popolarità in tutto il mondo, ma in India è rinomata da migliaia di anni. Dalla maggior parte delle persone la Triphala è spesso conosciuta come un semplice rimedio ayurvedico per la stitichezza, ma in realtà si tratta di un Rasayana, ovvero un preparato dalle proprietà ringiovanenti. I Rasayana influenzano il corpo tonificandolo nella sua interezza, sostengono la buona salute, promuovono la vitalità e la longevità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">[La triphala n.d.t.] </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"> - equilibra i processi di eliminazione</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"> - pulisce le tossine</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"> - supporta la digestione e il benessere generale</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"> L'uso regolare di Triphala favorirà lo svolgersi di una corretta digestione regolando l'eliminazione senza causare le tipiche dipendenze da lassativo. Supporta delicatamente la disintossicazione dei tessuti del corpo. La Triphala è un efficace depuratore del sangue, che stimola la secrezione di bile in quanto disintossica il fegato, inoltre aumenta i globuli rossi e emoglobina.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"> L'Ayurveda, l'antica scienza indiana a base di erbe medicinali, supporta i benefici della triphala. I vantaggi principali sono per l'acidità, la perdita di appetito, il dolore addominale, la stipsi, la sindrome del colon irritabile, disturbi digestivi e problemi al fegato. La Triphala è benefica anche per le persone che soffrono di colesterolo alto e problemi di pressione alta del sangue. Può anche essere utile per il trattamento dell'aterosclerosi e di stati anemici.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> La Triphala è la combinazione dei frutti essiccati di Terminalia chebula, Terminalia belerica e Emblica officinalis in parti uguali. Questi sono popolarmente conosciuti in India come haritaki, bibutaki e amalaki. Amalaki [Amla n.d.t.] contiene la più elevata fonte naturale conosciuta di vitamina C: venti volte di più di un'arancia, questo la rende un antiossidante molto potente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;"> La Triphala è la formulazione ayurvedica più comunemente usata. La sua combinazione sinergica di erbe si aggiunge a molte formule classiche ayurvediche per aumentare le loro azioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"> In uno studio intitolato <a href="http://www.cancerletters.info/article/S0304-3835(05)00098-4/abstract" target="_blank">"Potential of traditional Ayurvedic formulation, Triphala, as a novel anticancer drug"</a> pubblicato nel numero di gennaio 2006 di Cancer Letters, gli scienziati della Radiation Biology and Health Sciences Division del Bhadha Atomic Research Center di Mumbai hanno scoperto che la Triphala ha la capacità di indurre citotossicità (morte cellulare) nelle cellule tumorali, risparmiando le cellule normali.</span></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-36601969148297378252012-08-01T19:03:00.002+02:002015-02-23T19:02:13.460+01:00Un Dinacarya per la Terra (2)<br />
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<h2>
</h2>
<i style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tratto da "Geologia, Gaia, Ayurveda: uno sguardo sul pianeta vivente", tesi di Diploma di Stefano Pisano presso la Scuola di Medicina Ayurvedica Ayurvedic Point, Milano Giugno 2010.</span></i><br />
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span>
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">... non farà molto per trattenere dentro di sé quei Dosha viziati che sono responsabili del suo stato patologico. Noi abbiamo la possibilità di interpretare dei fenomeni e di individuare dei possibili rimedi. La capacità di questa analisi richiede la centratura di colui che pratica l'osservazione non diversamente da quella che mi serve per potermi avvicinare ad un altro umano.</span><br />
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'Āyurveda e i suoi Maestri ci insegnano come la malattia sia indotta da Prajñaapāradha, Asātmyendriyārtha samyoga e Kāla-parināma e come il mantenimento della salute si ottenga con la pratica igienica quotidiana, il Dinacarya. Il concetto di Dinacarya per la Terra è stato lanciato, letteralmente come un seme da far crescere, durante il discorso tenuto da Carmen Tosto all'apertura del Sahajeevanam Exibition 2009 di Thrissur, il convegno che prende il nome dal concetto espresso nel termine “sahajeevanam” approssimativamente traducibile come “coesistenza” in contrapposi- zione a “sopravvivenza”, intesa come darwiniana sopravvivenza del più adatto. Nel concetto di Sahajeevanam si pone l’accento sul fatto che ognuno ha il diritto di vivere, per questa ragione l’ordine sociale non può esser basato sulla competizione. Prendendoci cura di termini così impegnativi proviamo a vedere cosa questo può significare.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">L'uso errato della ragione: lasciarsi guidare da un concetto errato senza ritenere di dover approfondire, di dover conoscere, ciò che, incontrandosi col potere, conduce al malgoverno. Il pensare erroneamente che la Terra sia semplicemente terra, materia inerte che giace sotto i nostri piedi, materiale da rimuovere per creare fondazioni di infrastrutture, da spogliare dalle compagini biotiche per far spazio a colture agricole e zootecniche aliene, geometrie da modificare per rettificare corsi di fiumi cui viene impedito di relazionarsi correttamente con i tessuti di supporto. Sistematicamente all’indomani di un'alluvione o di un evento franoso i superstiti raccontano che là dove c'era il paese antico, non si è mai verificato alcun disastro. Fino ad un tempo non troppo lontano, quando la casa era essenzialmente il posto dove vivere, la pratica edilizia seguiva regole antiche di secoli, nella pratica costruttiva come nella localizzazione dello stabile. I materiali erano in stretta connessione con la natura: pietra, legno, fango. Una casa costruita con un materiale apparentemente inconsistente e degradabile come i blocchi di fango e paglia semplicemente essiccati al sole è in grado di sfidare i secoli. Non altrettanto possiamo dire di un analogo manufatto in calcestruzzo armato. L'importanza delle qualità connesse con la lentezza qui emergono in tutta la loro potenza. Lentezza nella costruzione, lentezza nello trasmettere l’informazione caldo/freddo, lentezza che si trasmette agli abitanti. Qualità mai tenute abbastanza in considerazione nel nostro tempo frettoloso e superficiale, ci esprimono ciò che si sviluppa con lentezza, ma con peso, consapevolezza, attenzione. Che enorme contrasto con le qualità dei manufatti moderni realizzati a base di acciaio e vetro, così squilibrati nelle qualità, Rūkṣa, Kathina, peculiarità di Vāta che è per sua natura fragile e impermanente. Non deve quindi stupire se numerosi manufatti moderni vengono realizzati per essere abbattuti entro trenta anni o meno. Vāta che soffia incendiando ulteriormente sul Pitta degli ambienti industriali e post industriali, che lo asciuga senza raffreddarlo, se non nelle relazioni interpersonali.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La lentezza che invoco non sia da confondere, per chi esige tutto e subito, con inettitudine o indecisione. Ogni cosa ha bisogno del suo tempo come la lentezza che abbiamo visto nel movimento delle placche oceaniche: esse non sono né incapaci né poco determinate. Il giusto tempo è stare nel Dharma. La lentezza è parte integrante dei processi naturali e consapevoli, la lentezza è qualità di Kapha, la lentezza equilibra Vāta che dai testi è in indicato come responsabile della maggior parte delle malattie proprio per la sua velocità a disequilibrarsi. Il cammino di ricostruzione pertanto non può trovare soluzione in un procedimento affrettato, improvvisato sull’onda di emotività da assecondare più per esigenze di scranno politico cui fanno sponda iniquizie economiche e sociali. Una presa di coscienza globale dovrebbe essere la via per il ristabilimento dell’equilibrio: se non sono consapevole della mia malattia non posso mettermi alla ricerca di una cura.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ostinarsi a vivere la stagione sbagliata, ritenere che le stagioni siano semplicemente una serie di cifre su un calendario, creare ambienti a clima forzato per noi, nelle nostre case e nei nostri ambienti di lavoro. Soddisfare la pretesa di fragole a Dicembre perché “sono buone” o di mango in Italia perché “fa esotico” richiede un dispendio energetico enorme, il viaggio aumenta Vāta ed effettuarlo richiede di bruciare carburanti aumentando Pitta e tutto questo per ottenere dei frutti che oltre tutto non hanno potuto maturare sul loro albero obbedendo al loro Dharma e non hanno potuto ricevere quelle virtù che ne fanno degli alimenti buoni per noi.</span></div>
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<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Rieducare i nostri sensi alle sensazioni autentiche nella relazione con l'ambiente, con le altre persone e con noi stessi. I Sensi sono il nostro strumento di relazione col mondo e lasciandoli impazzire falsiamo automaticamente il nostro rapporto con l'ambiente: non abbiamo più parametri di paragone, non capiamo più cosa è buono e cosa no. E in tutto questo disordine l'Ego si scatena come un hooligan allo stadio ritenendo anche di essere nel diritto.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="s1">La buona pratica igienica quotidiana per Gaia dovrebbe risiedere nel realizzare quelle forme di relazione col territorio tali da mantenere la condizione di omeostasi. Il fondamentale bilanciamento Sīta/Uṣṇa e Snigdha/Rūk</span><span class="s3">ṣ</span><span class="s1">a che è alla base di tutti i sistemi, dal corpo umano al motore a scoppio sono mantenuti in equilibrio omeostatico da queste due relazioni, va ripristinato. Come gli uccelli che semplicemente mangiano il frutto e lasciando cadere il seme si assicurano nuovo cibo dovremmo porre consapevolezza e lasciare cadere i semi senza stare lì a vedere se cresce oppure no. Il seme sa qual è il suo Dharma e germoglierà e darà frutto nella giusta stagione.</span></span></div>
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<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La conoscenza delle Scienze Naturali non può essere meramente sostituito o efficacemente supportato da applicazioni razionaliste e meccaniciste. La conoscenza della complessità dell'ambiente vivente non può sopportare livelli di semplificazione estrema, pena il deterioramento della conoscenza stessa e la non percezione della sua essenza principale. Tralasciando le semplificazioni, di cui non sentiamo il bisogno, e il nichilismo dell'impossibile mi sentirei semplicemente di affermare che la mia grande scoperta personale nell'intraprendere il cammino nell'Āyurveda è stato comprendere che la sua saggezza può diffondersi talmente in profondità in ogni aspetto della vita umana da coinvolgere perfettamente anche l'interezza dell'ambiente in cui viviamo. Il nostro macrocosmo si svela a questo punto come un ulteriore microcosmo all'interno di un macrocosmo più grande in cui tutte le dottrine filosofiche afferenti all'Āyurveda risultano egualmente applicabili in maniera olografica. In questo modo potremmo aprire e chiudere scatole cinesi all'infinito esplorando infiniti sistemi.</span></div>
Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-49979457621942487122012-08-01T18:59:00.001+02:002015-02-23T19:01:40.247+01:00Un Dinacarya per la Terra (1)<h2>
</h2>
<h4 style="text-align: justify;">
<i style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tratto da "Geologia, Gaia, Ayurveda: uno sguardo sul pianeta vivente", tesi di Diploma di Stefano Pisano presso la Scuola di Medicina Ayurvedica Ayurvedic Point, Milano Giugno 2010.</span></i></h4>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-size: large;"><i><br /></i></span>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">C'è qualcosa nell'Universo che ci guida? C'è qualcosa che fa si che tra migliaia e migliaia di pagine in una ricerca bibliografica ad un certo punto di apra proprio quella che sarebbe per altri versi potuta rimanere chiusa? C'è qualcosa che fa si che fra tutte le persone con cui avrei potuto parlare, proprio quell'amico in quel momento doveva pronunciare la parola Āyurveda e deviare così il mio cammino fin qui? </span><br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Avvenimenti simili a questi ci passano accanto e come oscillazioni impercettibili entrano in risonanza con i nostri atomi, offrono nuove possibilità ai nostri comportamenti. Così come abbiamo visto che nessuna variazione nel corso di un fiume, per quanto impercettibile, rimane del tutto senza conseguenze, allo stesso modo nessuna parola può lasciarci completamente indifferenti. Una parola scritta o pronunciata non è che una forma di energia formulata secondo un codice che siamo in grado o meno di decifrare a diversi livelli semantico, simbolico, emotivo.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ciò che percepisco da queste osservazioni è che se l'Āyurveda è stata data agli uomini per poter mantenere la salute e poter perseguire i quattro scopi della vita, Dharma, Artha, Kāma e Mokṣa, ciò deve essere applicabile con la stessa intensità per mantenere la salute dell'ambiente che ci ospita. Maturare la consapevolezza che in qualità di comunità vivente maggiormente incidente sulla distribuzione della Vita sul Pianeta abbiamo la responsabilità di mantenere l'organismo vivente in salute. Non esistono luoghi dove rifugiarci nelle città, la città come è stata concepita non è che un abbellimento dell'ambiente desertico in cui macchine termiche a ciclo continuo consumano risorse energetiche e immettono nell'atmosfera componenti alieni in qualità e quantità non compatibili con la vita.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><span class="s1">Non viviamo in un ambiente perfetto, il mondo materiale e senziente per sua natura non lo è e questo fa si che il bilanciamento dei Dosha regola la costituzione e gli squilibri anche della Terra, ma possiamo esercitarci nel perseguire quei comportamenti che possono aiutare l'ambiente e quindi noi stessi a tornare in condizioni di equilibrio. L'equilibrio non è la stasi. L'equilibrio è dinamismo. Senza dinamismo vivremmo una condizione non concepibile, gli atomi che occupano i vertici della cella elementare di un cristallo vibrano in continuazione attorno ad un punto di equilibrio, al cessare della vibrazione la materia si troverebbe in quello stato che ai fisici è noto come zero assoluto. Le molecole e gli atomi di un sistema si troverebbero al più basso livello di energia possibile e il sistema avrebbe il minor quantitativo possibile di energia cinetica permesso dalle leggi della fisica. E' uno stato della materia non raggiungibile nella pratica. Per raffreddare un sistema allo zero assoluto si richiederebbe un’energia infinita </span>per cui il livello energetico più basso raggiungibile da un atomo è livello energetico cosiddetto del punto zero che, pur essendo infinitesimo, non è mai nullo. Ma se posso pensare che lo zero assoluto sia l'estrema espressione di Tamas allora è chiaro che lo zero assoluto è uno stato della materia che non è raggiungibile perché tutto avviene e ha senso perché esiste anche un'intelligenza chiamata Vāta che intrinsecamente è movimento e deve convivere con un'altra intelligenza chiamata Pitta che è principio di trasformazione.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Come i batteri abitano il nostro corpo permettendoci di realizzare quei processi digestivi e di trasformazione in genere che trasformando l'eterologo in omologo ci mantengono in vita, allo stesso modo noi per la terra non siamo che una sorta di coltura batterica che con le sue aggregazioni e relazioni con i substrati e con le altre comunità viventi ne stabiliscono l'equilibrio o lo stato patologico. La terra non ha un polso da poter auscultare come possiamo averlo noi umani, ma l'Āyurveda non ha bisogno di polsi, come non ha bisogno di TAC. La percezione dell'individuo deve guidare nella sua conoscenza. Tutto il resto non è che uno strumento di verifica di ciò che abbiamo sentito. C'è quindi da chiedersi quanto siamo disposti a sentire della nostra Terra per poterne capire lo stato di salute o di malattia o è preferibile pensare di essere a bordo di un astronave dalla quale possiamo scendere se non ci piace più il viaggio? Non esistono altri mondi dove andare. Non perché non esistono materialmente nell'Universo, penso che ormai sia banale chiedersi se esistono, ma perché se anche fossero raggiungibili dovremmo chiederci, e sforzarci di darci una sincera risposta, che diritto abbiamo di pensare che siano a disposizione per noi? Andiamo a sbarcare su una nuova Hispaniola? Troveremo ancora altri indigeni a cui raccontare che siamo “mandati da Dio”? Un qualunque libro di storia ci potrebbe ispirare la soluzione del quesito.</span></div>
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<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La Terra, Gaia, ha in sé, in quanto vivente, la capacità di tessere tutte quelle relazioni che possono far si che possa guarire dai suoi squilibri che continuamente avvengono mantenendosi coerente con la propria Prakṛti. Le modalità di come questo può avvenire possono esser lette attraverso la chiave dell'Āyurveda. Come il corpo umano entro certi limiti espelle da solo i suoi Dosha viziati, allo stesso modo Gaia ricrea un nuovo stato di equilibrio, ma noi non siamo il centro di questo sistema, ne facciamo parte e non è assolutamente detto che a noi vada bene. Non siamo al vertice di una millantata piramide alimentare, siamo un punto sul luogo geometrico del cerchio delle nascite e rinascite il cui Prāna e Agni sono gli elementi fondanti: l’energia vitale e il principio di trasformazione.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il corpo umano che in una condizione di squilibrio si auto induce il vomito ... (continua ...)</span></div>
Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8235861961783338724.post-6239512593684913782012-06-12T20:49:00.000+02:002013-03-13T00:49:52.183+01:00Il Carro di Arjuna<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Chi è Arjuna? Perché dovrebbe interessarci il suo carro?</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Buongiorno e grazie per la tua visita.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Se sei una persona ben introdotta alla mitologia indiana probabilmente questo post non desterà in te curiosità alcuna, ma se diversamente questo titolo, pur incuriosendoti, ti è oscuro, forse potrai trovare sazietà, almeno in parte.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Arjuna è l'eroe della Bhagavad Gita, poema noto anche come Canto del Beato e incluso nel più ampio Mahabharata, la grande storia dei Bharatidi. Bharat era l'originale nome con cui si indicava un territorio immenso e ricchissimo e che noi oggi chiamiamo India. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">La Bhagavad Gita, o per chi è più in confidenza semplicemente la Gita, è un'opera insieme poetica e filosofica di cui si contano fino ad oggi numerose interpretazioni sia da parte di studiosi indiani che di ricercatori occidentali.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div class="p4">
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">E' la storia di una battaglia che si combatté nel campo dei Kuru (Kurukshetra). Sui fronti opposti si schierarono due eserciti, uno facente riferimento ai Kaurava, l'altro condotto da Arjuna e dai Pandava, suoi fratelli. La ragione di questa battaglia ha origine in una strenua sfida tra i due rami della dinastia Kuru. I Kaurava ingannarono i loro cugini Pandava barando ai dadi per usurpar loro il regno. Avendoli umiliati li costrinsero a tredici anni di esilio, di cui dodici da trascorrere nella foresta, ed uno in incognito. Se i Pandava fossero stati catturati durante l’anno di esilio in incognito, sarebbero stati ricacciati nella foresta per altri dodici anni. Ma i Pandava riuscirono nella difficile impresa e tornarono a riscattare il loro regno. Ciononostante il maggiore dei fratelli Kaurava, Duryodhana, si rifiutò di consegnare il regno che spettava ai Pandava di diritto. Tra i tentativi di costoro per far ragionare i cugini Kaurava vi fu anche l'ambasciata di Krishna, ma invano. Non rimaneva che scendere in battaglia.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ancora Krishna offre ai contendenti una possibilità di scelta: Arjuna e Duryodana possono avere al loro fianco l’armata degli Yadu oppure Krishna stesso che però non potrà combattere, ma solo suggerire. Favorito dalla sorte Arjuna sceglie per primo e chiama a se Krishna come auriga, Duryodana dal suo canto è ben contento di avere gli Yadu con sé.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Proprio quando gli eserciti in arme sono schierati uno contro l'altro Arjuna ha un ripensamento. Pur trovandosi a riscattare la condanna all'esilio per se e i suoi fratelli si trova di fronte ai suoi stessi parenti. La guerra avrebbe sparso sangue di famiglia. Non vuole più combattere. Si intreccia quindi uno stretto dialogo con Khrisna in cui questi gli spiega il suo Dharma di guerriero e gli impartisce una serie di insegnamenti filosofici e spirituali che lo indirizzeranno a raggiungere la realizzazione spirituale.</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Nella raffigurazione del carro condotto da Arjuna con Krishna come auriga ogni elemento è ricco di valenze simboliche e allegoriche:</span></div>
<ul class="ul1">
<li class="li1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">I cinque cavalli rappresentano i cinque sensi, sono gli organi che permettono al carro di muoversi, senza di essi non ci sarebbe azione; </span></li>
<li class="li1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">le briglie esprimono la funzione della mente, lo strumento attraverso cui la coscienza può esercitare il controllo sui sensi;</span></li>
<li class="li1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">il carro è il corpo, sia esso grossolano, che sottile che causale, dell'individuo, è lo strumento fisico attraverso cui l'azione può avvenire; </span></li>
<li class="li1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Krishna è allo stesso tempo l'intelletto e la coscienza; è la capacità di discernimento ed è messo volutamente da Arjuna alla conduzione del carro; </span></li>
<li class="li1"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Arjuna è la raffigurazione dell'individuo, il Sé, l'Io cosciente dotato di libero arbitrio. Lui e solo lui decide cosa fare del carro e chi porre alla sua guida.</span></li>
</ul>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Arjuna impersona ognuno di noi in ogni momento della nostra vita. Quando nel terreno della disputa siamo chiamati a operare una scelta difficile, quando molto verosimilmente siamo circondati dalle contraddizioni di cui potremmo non comprendere il significato.</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Questi oggetti, espressi metaforicamente nella Bhagavad Gita, sono al centro dell'osservazione attraverso gli occhi dell'Ayurveda ed è di questo che spesso si parlerà in questo blog.</span></div>
</div>
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Il carro di arjunahttp://www.blogger.com/profile/14627890192761772856noreply@blogger.com